Sull’isola di Lanzarote, principale elemento dell’arcipelago delle Canarie, si trova un lago verde che affaccia sull’oceano denominato Charco de los Clicos
Il fascino dell’ambiente naturale è sempre pronto a stuzzica l’immaginazione quando quello che ci si aspetta non corrisponde alla realtà. Un caso tra i molti in cui la natura sembra aver deciso di tirare uno scherzo al genere umano è proprio il lago verde della zona di Lanzarote denominata El Gulfo. Un lago che ha una storia insieme antichissima e moderna.
Il lago Charco de los Clicos è adesso una riserva naturale ed è quindi impossibile immergersi nelle sue strane acque verdi ma anche senza entrare in questo strano specchio d’acqua a ridosso dell’oceano, il suo colore così in contrasto con l’ambiente circostante, chiuso tra il blu dell’acqua e il nero delle rocce vulcaniche, sembra un intervento di arte contemporanea mentre invece è solo frutto di una serie di condizioni che si sono verificate per caso.
Il lago Charco de los Clicos, che ora è riserva naturale, rientra in una zona in cui un tempo esisteva un gigantesco vulcano. Ed è proprio questo passato vulcanico che ha dato vita al colore delle rocce che circondano questo strano specchio d’acqua dalla forma allungata e che sembra un gigantesco prato. E in effetti è proprio grazie ad una creatura vegetale che il lago Charco de los Clicos è diventato così famoso nel mondo.
Il lago a pochi passi dall’oceano in cui sono emerse le isole Canarie è infatti tutto ciò che rimane di un cratere vulcanico sprofondato nel diciottesimo secolo. In quella che una volta era la bocca di un gigante di fuoco si è raccolta dell’acqua che poi è diventata luogo ideale per una gigantesca colonia di alghe verdi. E sono proprio queste alghe verdi che vivono sul fondo del Lago Charco de los Clicos ad aver dato il colore all’acqua.
Sul sito ufficiale dell’Ente turismo delle isole Canarie esiste una pagina dedicata appositamente al lago Charco de los Clicos. Si tratta infatti di una attrazione turistica importante per l’arcipelago spagnolo. Un luogo che adesso è per fortuna riserva naturale e quindi protetta. La protezione si è resa necessaria perché il numero di turisti, in particolare di turisti irresponsabili che visitavano il luogo, rischiava di mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa delle alghe. Motivo per cui, per esempio, non è possibile immergersi nel lago e la zona è circondata da una staccionata che mantiene tutti a debita distanza dall’acqua verde.
Dal Giappone arriva una novità che possiamo ben definire come rivoluzionaria. E' il futuro del…
Vi siete mai chiesti cosa potrebbe succede se sul nostro pianeta tutti gli animali diventassero…
Il drammatico declino della biodiversità al Lago Trasimeno in uno studio di Franco Pedrotti: in…