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Animali

Che fine faranno i cigni della regina Elisabetta?

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Questi animali bellissimi appartengono alla corona e sono diventati un simbolo evidente della regina Elisabetta. Ci sono cambiamenti importanti anche per loro

La regina ad un evento ufficiale
La regina ad un evento ufficiale (Foto Instagram)

La regina Elisabetta ha ricevuto tutti gli omaggi e le commemorazioni possibili, ma i sudditi ed anche milioni di altre persone in tutto il mondo la ricorderanno come si deve. Lei è stata una delle personalità più influenti dei nostri tempi e, come è facile immaginare, i suoi sudditi le erano molto affezionati. Così come lei era molto legata ai suoi animali. È ben noto l’affetto che legava la regina Elisabetta ai suoi tanti cani, oltre che ai cavalli delle scuderie reali, impegnati in molti tornei di equitazione e nelle famose corse, come quella che si tiene annualmente ad Ascot.

Però ci sono anche altri animali che fanno parte delle proprietà della Royal Family e che sono diventati dei veri e propri simboli della monarchia, e di riflesso anche della regina Elisabetta stessa. La quale ha regnato per più di 70 anni, entrando nell’immaginario collettivo di più e più generazioni.

Regina Elisabetta, cosa ne sarà dei suoi cigni

Tra gli animali che rappresentano la Corona Inglese ci sono i famosi cigni del Tamigi. Questi volatili sono diffusi in particolar modo sul versante sud-occidentale dell’Inghilterra oltre che nel vicino Galles. Ma se ne trovano anche sulle sponde del Tamigi, a Londra, e nei parchi della City. I cigni sono famosi per la sinuosità delle loro forme, per il fatto di essere fedeli al loro partner per tutta la vita, ed anche per la ostilità che sanno mostrare se minacciati. Ben pochi esseri al mondo sono capaci di tenere testa ad un cigno infuriato.

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C’è anche un censimento ufficiale che ha luogo ogni anno nella terza settimana di luglio e che è noto come “Swan Upping”. Purtroppo, tra malattie ed inquinamento delle acque, la popolazione dei cigni sul tamigi si è ridotta di diverse unità. C’è bisogno di preservarli. Una volta – parliamo del Medioevo – i cigni erano considerati commestibili e rappresentavano una pietanza tipica dei nobili. Oggi non è più così ma, come detto, la loro importanza simbolica è molto considerata. I cigni continueranno ad abitare lungo il fiume che bagna Londra e che popolano le aree verdi della capitale inglese. Con il compito che ora è passato a re Carlo III di proteggerli e di garantire loro prosperità.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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