Alzi la mano chi tra noi, almeno una volta nella vita, non ha mai gettato per terra un chewing-gum dopo averlo masticato a lungo! Un danno per l’ambiente in generale poiché la gomma da masticare, data anche l’alta viscosità, difficilmente si degrada nei suoi componenti essenziali per essere poi riassorbita dall’ecosistema.
Tuttavia in questi giorni è in vendita nei supermercati inglesi al costo di 1,50 Euro a pacchetto la Chicza Rainforest Gum, il primo chewing-gum biodegradabile. Diversamente dalle gomme tradizionali, il chewing-gum biologico non si attacca al marciapiede (finendo sotto la suola delle scarpe) o ai vestiti e si dissolve nel giro di sei settimane. La produzione arriva dal Consorzio Chiclero, un gruppo di 56 cooperative messicane dello stato dello Yucatan che estraggono la gomma naturale dall’albero Manilkara chicle che vive nelle foreste pluviali di Messico, Belize e Guatemala.
La gomma biologica, che veniva estratta un tempo negli anni del boom del chewing-gum per essere poi progressivamente sostituita da quella sintetica, rappresenta una fonte economica non indifferente per gli agricoltori messicani. Il solo Consorzio Chiclero dà lavoro a più di duemila persone. Non solo. Il procedimento di estrazione rispetta la natura ed i ritmi della foresta: è solo la corteccia dell’albero ad essere incisa. E queste incisioni si rimarginano. La Chicza Rainforest Gum tornerà a far fiorire una produzione oramai quasi dimenticata. E finalmente, con somma gioia dell’amministrazione comunale che nel 2006 spese più di 100.000 sterline (circa 150.000 Euro) per rimuovere le gomme dalla pavimentazione stradale, le strade di Londra non si appiccicheranno più alle suole dei londinesi.
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