Il pane è uno degli alimenti che meglio si conservano dopo più giorni, ma bisogna stare attenti a non commettere un errore: ecco dove non va assolutamente messo
Il pane, tra i cibi più antichi della storia, è un vero e proprio simbolo nel mondo, nonostante ogni paese faccia capo ad una tipologia diversa. In particolare, gioca un ruolo fondamentale nella tradizione culinaria mediterranea di cui ne è componente principe dell’alimentazione.
Difficile è parlarne in linea generale, in quanto ne esistono di più disparati sotto il punta di vista degli ingredienti, delle cotture, degli usi e della lievitazione. Sicuramente, però, si può aprire un breve scorcio storico sulle sue origini. La storia, a tal proposito, vuole che sia stato inventato in Giordania nel 12000 a.C., dove veniva preparato con la macinazione di una miscela di cereali mescolati ad acqua. L’impasto poi veniva cotto su pietra. Nel 3000 a.C. gli Egizi ne perfezionarono la lievitazione, lasciando l’impasto riposare per un giorno, in modo da ottenere un pane più soffice e fragrante.
Il pane è uno degli alimenti per eccellenza in gran parte delle culture mondiali, ma anche tra quelli più sprecati. Nonostante si possa conservare bene per più giorni, capita spesso che viene buttato dopo poco più di 24 ore e ne viene comprato un pezzo nuovo.
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Per ridurre gli sprechi alimentari e anche le spese quotidiane, bisogna iniziare ad adottare alcune buone abitudini come, appunto, quella di conservare il pane. Per farlo bene, però, non bisogna commettere alcuni errori, in primi quello di conservarlo nel cestino, nel vimine o nella plastica. Così facendo, lo si espone all’aria e questo fa sì che si secchi in brevissimo tempo. Da evitare anche contenitori come scatole di latta o portapane in metallo.
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La scelta giusta da fare per conservare il pane è quella di acquistare un sacchetto di tessuto per non esporlo all’aria e mantenerlo fresco e morbido. Inoltre, si può aggiungere all’interno anche un gambo di sedano, il quale rilascerà umidità che verrà assorbita dal pane. Così facendo, quest’ultimo potrà essere conservato fino ad una settimana dall’acquisto nel panificio. Quando invece si ha un pezzo di pane secco e duro, il modo per ravvivarlo è quello di passarlo qualche secondo sotto l’acqua corrente per poi infornarlo alla massima potenza per cinque minuti.
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