Un’altra storia di maltrattamento animale che provoca tristezza e rabbia. Fortunatamente il cane segregato nell’armadio ora sta bene
È accaduto ad una coppia che aveva acquistato una casa a Caribou, nello Stato statunitense del Maine. Durante i lavori di ristrutturazione del nuovo appartamento, in un armadio chiuso dall’esterno hanno trovato un pit bull, un cane ancora vivo ma in evidente stato di trascuratezza e denutrizione. La coppia ha lanciato immediatamente l’allarme ed il caso ha fatto il giro del mondo. Specialmente data la particolarità, e la crudeltà, nella modalità di abbandono. Il pit bull ora sta bene. Tuttavia ha rischiato seriamente di morire per inedia.
I casi di abbandono e maltrattamento animale, che poi alla fine si taducono con la parola ‘crudeltà’, purtroppo sono tutt’altro che rari. E le associazioni che si occupano del loro recupero e della cura, nella speranza di una nuova adozione, lo sanno bene. Il problema rimane sempre lo stesso. Il benessere animale dovrebbe essere garantito dalla maggior parte delle leggi mondiali. Allo stesso tempo la prassi viaggia in maniera diversa. Molte azioni di crudeltà rimangono impunite, e non sono considerate ‘così gravi’.
Il cane segregato nell’armadio, come è stato liberato
Dopo il rinvenimento del cane in stato di denutrizione, e completamente avvolto dalle sue urine, la coppia ha tentato di avvicinarlo. Il pit bull, probabilmente a causa della sofferenza e della paura, ha mostrato un atteggiamento aggressivo e diffidente. Allora la coppia ha chiamato le autorità preposte che hanno portato il cane lì dove poteva essere curato. Dalle prime rilevazioni pare che il cane chiuso nell’armadio fosse privo di cibo ed acqua. Se non fossero intervenuti i nuovi inquilini per tempo, non ci sarebbe stato scampo per il pit bull abbandonato e segregato.
Le indagini, chi ha abbandonato il pit bull
Dalle indagini delle autorità locali è emerso che i vecchi inquilini, i primi che sono stati chiamati in causa, avevano abbandonato l’appartamento da molto tempo. di conseguenza era improbabile che avessero lasciato lì il cane e che esso fosse ancora vivo. Gli sviluppi successivi hanno messo in luce che l’appartamento disabitato era stato utilizzato abusivamente da alcune persone, le probabili responsabili della crudeltà sull’animale.