Quando si pensa alla CIA di certo si pensa al lavoro che viene raccontato nei film e nelle serie tv ma come nel caso del Progetto Gateway a quanto pare la Central Intelligence Agency fa realmente cose particolari ogni tanto
Per chi è affascinato dai complotti e dai progetti segreti, la CIA è una sigla molto conosciuta. Si tratta di un organo di controllo americano che, in maniera simile all’FBI, si occupa di sicurezza. Ma sono celebri i vari progetti segreti cui specialisti della CIA lavorerebbero nascosti dietro spessi muri di cemento armato, sotto terra, in zone remote del mondo di cui il genere umano ignora l’esistenza. E c’è almeno un progetto, il famoso Progetto Gateway, che non è più un segreto per nessuno.
Perché nel 2003 le carte relative a questo progetto sono state desecretate e sono quindi diventate di dominio pubblico, anche se per anni alla documentazione è mancata una pagina che a quanto pare era fondamentale. Potrebbe sembrare assurdo ma il Progetto Gateway è stato inseguito per almeno 20 anni e il suo promotore voleva dimostrare la possibilità di poter viaggiare fuori dal proprio corpo attraverso realtà normalmente non percepibili con i sensi. Fantascienza o realtà?
Il Progetto Gateway, la mente fuori dal corpo
L’idea di potersi muovere al di là dei limiti del proprio corpo fisico è un tema molto affascinante e che è stato trattato molto spesso dalla fantascienza. Quella stessa fantascienza che ha sempre con una certa frequenza, legato il nome di fantasiosi progetti top secret alla agenzia americana della CIA. Ma se pensi che si tratti solo del canovaccio di un nuovo film di fantascienza c’è un documento di 28 pagine reso pubblico dal Dipartimento della difesa che dimostra come per anni la CIA abbia lavorato davvero, tra le altre cose, proprio a quelle che comunemente può essere definita proiezione astrale.
Ovviamente lo scopo della sperimentazione era quello di dotare l’esercito americano di qualcosa di straordinario non solo come arma di attacco ma anche per “essere intellettualmente preparati a reagire a possibili incontri con forme di energia intelligenti non corporei nel momento in cui i limiti dello spazio tempo fossero superati“, così si legge nella famosa pagina 25 del documento redatto dal tenente colonnello Wayne M. McDonnell.
Dalla fisica quantistica alla meditazione, tutte le prove del Progetto Gateway
Nel 1983 a quanto pare dentro la CIA si sperimentava con qualunque cosa, comprese la proiezione astrale, le capacità psichiche dell’essere umano e addirittura le atomiche del pensiero. A 40 anni di distanza sembra tutta follia ma c’è stata almeno una persona che ha continuato a credere in questa idea: il tenente colonnello incaricato di scrivere a grandi linee come si sarebbe dovuto svolgere il Progetto Gateway. Un progetto che doveva sfruttare la tecnica del cosiddetto Hemy-Synch, ovvero della sincronizzazione dei due emisferi del cervello influenzati da onde con frequenze prestabilite fino a permettere al corpo di entrare in risonanza con le onde naturalmente prodotte dalla Terra e spostarsi così senza muovere il corpo, semplicemente leggendo le frequenze del pianeta e seguendole in altri punti dello spazio. E del tempo.