Quando andiamo in vacanza l’ultima cosa che vogliamo è ritrovarci con un brutto disturbo gastro-intestinale, per questo è bene diffidare dei cibi deteriorabili.
Con l’arrivo dell’estate la prospettiva delle vacanze si fa sempre più vicina: che preferiamo il mare, la montagna, la città o le destinazioni benessere poco importa, il nostro scopo è quello di rilassarci e lasciare da parte lo stress della vita quotidiana. Va da sé, dunque, che ritrovarsi con un brutto disturbo gastro-intestinale proprio durante i giorni di ferie è una prospettiva da evitare assolutamente.
Col caldo, però, anche la proliferazione batterica negli alimenti subisce un incremento e la contaminazione dei cibi diventa un elemento a cui prestare particolare attenzione. Esistono dunque delle scelte logistiche che possiamo fare e dei dettagli da prendere in considerazione quando ci approcciamo a mangiare qualcosa. Ecco di seguito qualche consiglio da seguire!
Cibi deteriorabili: tutti quelli da evitare per non ritrovarci una brutta sorpresa in vacanza
Innanzitutto quando ci rechiamo in rosticceria, in pizzeria o al panificio facciamo attenzione che i banconisti usino le giuste misure igieniche: ad esempio guanti, pinze, utensili. Chi smuove il cibo con le mani rischia di contaminarlo, specialmente se allo stesso tempo maneggia anche soldi o altri oggetti. Nei ristoranti diffidiamo di cibi freddi lasciati esposti, soprattutto di quelli contenenti gelatine, creme, maionese, mascarpone, salse e uova.
Per quanto riguarda i cibi surgelati prediligiamo quelli provenienti da frigoriferi verticali, la cui chiusura automatica aiuta a evitare gli sbalzi termici. Se sulle confezioni è presente della brina quello è un segno che c’è stato un cattivo mantenimento, magari dovuto al sovraccarico dei congelatori. Questi ultimi non devono mai essere troppo pieni, di modo che la temperatura sia diffusa uniformemente.
Non tutti i cibi scaduti sono da buttare
Nello specifico, quando compriamo un gelato controlliamo che abbia un aspetto uniforme: le creme o le coperture di cioccolato devono risultare intatte. In caso contrario potrebbe esserci stato uno scioglimento e poi di nuovo un congelamento. Attenzione ai frutti di mare, che dovranno essere freschissimi, e ovviamente alla data di scadenza: se sulla confezione troviamo scritto “da consumare entro” allora andrà rispettato il limite, se la dicitura fosse invece “da consumare preferibilmente entro” potremo concederci qualche giorno di “sgarro”.
In effetti solo moltissimi gli alimenti che si possono continuare a mangiare anche trascorsa la data consigliata sulla confezione. Facendo seguito a questo principio, per esempio, negli Stati Uniti è stata aperta una catena di supermercati che si occupa della vendita di prodotti scaduti ma ancora sicuri per la salute: The Daily Table.
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