Conosciamo meglio la cicogna. Questo uccello dall’immagine inconfondibile ma del quale comunemente ancora si sa troppo poco.
Chi non conosce la storia della cicogna? È tradizione nostrana raccontare che i bambini nascono perché vengono portati dalla cicogna direttamente nel il proprio becco. Questo è il modo più rapido e sbrigativo per risolvere il problema della riproduzione nel momento in cui i bambini piccoli iniziano ad essere curiosi. Non solo in Italia esiste questo modo di raccontare la nascita, ma anche in altre parti del mondo. L’origine di questa storia è incerta, ma probabilmente deriva dal fatto che la cicogna è associata alla primavera, dunque al risveglio della natura e alla nascita.
Un’altra teoria un po’ più complessa dice che la provenienza dell’associazione tra cicogna e nascita di un bambino deriva dal fatto che le cicogne generalmente nidificavano al di sopra dei comignoli delle case. In particolare quando i camini erano accesi, e dunque caldi. Dato che ad ogni nascita era tradizione accendere il camino per riscaldare la casa, la presenza della cicogna veniva associata a quella della nascita del bambino.
La cicogna bianca viene chiamata anche cicogna europea, perché vive prevalentemente in Europa, ed in particolare in Italia. È diffusa anche in Nord Africa, Turchia, Caucaso, Iran e Asia Centrale. In Italia da poco tempo è tornata nella città di Milano, dalla quale mancava dal XVII secolo. La cicogna bianca già ai tempi dell’antica Roma nidificava in città, come raccontano gli stessi poeti Virgilio, Ovidio, Plinio il vecchio e molti altri. In particolare amava comporre il nido sui cornicioni dei templi. Per motivi ancora non noti, la cicogna ha smesso di visitare il belpaese intorno al ‘600, per ritornarvi poi misteriosamente intorno agli anni Cinquanta del Novecento. La colonia più grande di cicogna in Italia si trova a Gela, in Sicilia.
In Calabria sono nati dei progetti per favorire la ripopolazione delle cicogne. Nello specifico sono stati costruiti dei dispositivi al di sopra di tralicci e cavi elettrici, aree dove questo uccello sovente tende a fare il nido. L’alimentazione non è particolarmente esigente, quindi si può dire che la cicogna sia onnivora. Mangia da piccoli invertebrati, quali insetti anellidi e piccoli molluschi, a semi, bacche, lucertole e talvolta anche roditori. Con il freddo migra verso l’Africa.
La cicogna bianca è una specie gregaria e coloniale. Come succede spesso anche per altri uccelli, essa è monogama, ed entrambi i genitori partecipano all’allevamento dei cuccioli, dandosi reciprocamente il cambio. Tuttavia le coppie non rimangono stabili di anno in anno. Anche a causa della migrazione e dello spostamento, ogni anno le coppie si dividono e cambiano partner.
Questo animale così affascinante fortunatamente è tornato anche a popolare l’Italia, anche se non è frequente vederlo all’interno delle città, ad eccezione di Milano. In suo onore esiste una catena di abiti per bambini, a sottolineare quanto la cicogna simboleggi ancora oggi il lieto evento della nascita.
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