In Cile verrà realizzato un parco nazionale per tutelare i ghiacciai, un’iniziativa che punta a contrastare i cambiamenti climatici responsabili dello scioglimento dei ghiacci.
Il cambiamento climatico sta provocando effetti devastanti sul nostro Pianeta. Con il riscaldamento globale sono aumentanti notevolmente i fenomeni climatici estremi che, purtroppo, non hanno avuto conseguenze solo sull’ambiente.
Per limitare tutto questo, governi, enti e associazioni ambientaliste si stanno muovendo per ridurre le emissioni nell’atmosfera e cercare di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In questa lotta impegnato anche il Cile che ha deciso di realizzare un parco nazionale per tutelare i ghiacciai del Paese a rischio scioglimento, così come molti altri a livello globale.
Nuova iniziativa in Cile per salvare i ghiacciai e contrastare il cambiamento climatico: la nascita di un parco nazionale per la salvaguardia di 300 ghiacciai. Ad annunciarlo lo stesso governo cileno e la società Codelco che rappresenta il più grande produttore di rame al mondo.
La società, come riportano i colleghi dell’agenzia Reuters, ha deciso di cedere una vasta area di terreno, complessivamente di 24mila ettari, nelle vicinanze delle Ande. Qui, nell’area superiore dei bacini dei fiumi Olivares e Colorado, sorgerà il nuovo parco per preservare i ghiacciai della zona che riforniscono tutta la regione metropolitana di Santiago.
A commentare la decisione il presidente di Codelco ed ex ministro dell’Energia cileno, Maximo Pacheco, il quale ha spiegato come il progetto possa rappresentare una grande svolta per affrontare l’attuale crisi climatica. Non è ancora chiaro, però, nonostante gli annunci in merito, quando il parco potrà essere inaugurato. Quel che sembra certo è che la società non fermerà le estrazioni di rame, considerati i debiti crescenti negli ultimi tempi derivanti anche dall’aumento dei costi.
Il Paese sudamericano si sta trovando ad affrontare una crisi climatica senza precedenti che hanno messo a repentaglio i ghiacciai presenti sul territorio. Durante lo scorso inverno, si sono registrati picchi di temperature anche di 37 gradi, 15 in più rispetto alla media stagionale che hanno provocato la perdita di milioni di chilometri cubi di ghiaccio. Una situazione molto pericolosa anche per la popolazione considerato il rischio di inondazioni.
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