Come si deve procedere in caso di decesso di un animale da compagnia, i costi e il funzionamento del cimitero per animali
In Italia ormai il numero compessivo degli animali domestici ha superato i 60 milioni di esemplari secondo il rapporto Assalco-Zoomark (ricerca condotta dall’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia, in collaborazione con Zoomark International). Ma tuttora manca una normativa nazionale che regoli la questione relativa alla sepoltura degli animali domestici e da compagnia. Le Regioni si muovono autonomamente e quindi le procedure possono essere diverse a seconda della località.
Lombardia e Liguria hanno già delle direttive al riguardo, nel Lazio sono in discussione verie proposte di legge regionale. Mentre in Toscana il Consiglio regionale ha approvato una legge per l’istituzione e regolamentazione di strutture destinate ad accogliere salme o ceneri degli animali da compagnia. Comunque esistono delle areee private dove seppellire gli animali in varie città della penisola, come ad esempio a Roma, Milano, Padova, Bari, Reggio Calabria e altrove. All’estero invece i pet cemetary sono diffusi e regolamentati.
La morte di un animale domestico va sempre comunicata al veterinario, e solo dopo l’accertamento delle cause del decesso si può procedere alla sepoltura. Assolutamente vietato seppellire gli animali in parchi e giardini pubblici, mentre è possibile farlo in quelli privati previo il consenso del veterinario. Infatti bisogna essere certi che la morte non dipenda da malattie infettive che potrebbero compromettere le falde acquifere.
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Si può decidere che sia il veterinario stesso ad avviare il corpo dell’animale alle ditte preposte alla cremazione insieme ad altri cadaveri animali. Quella collettiva non dà modo di recuperare le ceneri e il costo si aggira sui 50 euro. La cremazione singola è molto più costosa e varia tra i 200 e 300 euro, dipende dalle dimensioni, dando tuttavia la possibilità di raccogliere le ceneri.
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Altra possibilità è portare i resti della bestiola in un cimitero privato, presentando un certificato del veterinario. I costi sono più elevati e oscillano tra i 500 e i 700 euro per l’interramento a seconda della taglia dell’animale. Garantiscono la permanenza in un loculo privato per diversi anni, prima che i resti vengano sepolti in una fossa comune con altri animali per garantire spazio sufficiente alla struttura. Assolutamente vietato gettare i resti in discariche e tra i rifiuti, oltre che riprovevole, si rischiano multe salatissime.
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