L’Ecuador accusa la Cina per l’inquinamento dell’arcipelago delle Galapagos: il Governo ecuadoriano chiede lo stop allo sversamento di rifiuti.
Scintille tra Ecuador e Cina, in particolare nel cuore dell’Oceano Pacifico. Il gruppo ambientalista ecuadoriano Ecoagents ha lanciato un appello, supportato dal proprio Governo, per chiedere alla Cina di smetterla con l’inquinamento nella porzione di mare che compre l’arcipelago delle Galapagos, un paradiso naturale appartenente all’Ecuador e che sta subendo gravissimi danni da inquinamento.
La Cina, infatti, governa una porzione di mare non molto lontana dalle isole Galapagos, e scarica rifiuti nelle acque, proprio nelle vicinanze dell’arcipelago. I rifiuti minacciano la biodiversità di un vero paradiso in terra. Secondo le stime presentate da Ecoagents, ogni anno circa 160 tonnellate di plastica raggiungono le cose dell’arcipelago.
Ecuador furioso con la Cina, responsabile di inquinare le isole Galapagos
Una percentuale elevatissima dei rifiuti raccolti nell’arcipelago, denuncia l’Ecuador, proverrebbe dalla flotta di pescherecci cinesi, che domina questa porzione di mare. I rifiuti rilasciati dalle navi vengono poi trasportati dalle correnti. In particolare, la corrente di Humboldt si sposta lungo la costa sudamericana, raggiungendo le isole. Galapagos, gasolio in mare: l’errore umano poteva provocare innumerevoli danni.
Si tratta di una situazione di emergenza, perché in pericolo c’è la biodiversità dell’intera area e dell’ecosistema marino. L’associazione ambientalista ha protestato di fronte all’ambasciata cinese a Quito, la capitale dell’Ecuador, presentando anche una petizione per chiedere interventi concreti per combattere l’inquinamento. “Debt-for-nature”: l’Ecuador protegge l’ecosistema delle Isole Galapagos.
Ecoagents protesta contro la Cina per tutelare il mare delle Galapagos
Le Galapagos purtroppo soffrono l’inquinamento da decenni, come del resto l’intero pianeta. Le plastiche hanno raggiunto ogni angolo di mondo. I continui interventi da parte degli ambientalisti, per ripulire spiagge, mari e coste, non bastano. La plastica continua ad accumularsi, in particolare nei mesi più caldi, quando c’è un’alta concentrazione di navi da pesca. Microplastiche nell’ceano: il numero sale troppo velocemente.
Il 30% dei rifiuti in plastica proviene dalle navi cinesi. Il Ministero dell’Ambiente dell’Ecuador conferma che solo il 16% dei rifiuti presenti alle Galapagos proviene dallo stesso Ecuador, mentre il resto proviene dagli altri paesi, mettendo in serio rischio l’ecosistema dell’arcipelago. L’iniziativa di Ecoagents è importantissima per la protezione dei mari e smuove l’intera comunità. Galapagos, la scoperta fa il giro del mondo: barriera corallina intatta.