Il mercato della mobilità elettrica ha un nuovo leader di settore: la Cina sbaraglia i concorrenti. Vediamo insieme i dettagli della situazione che pone il gigante asiatico ai vertici
La transizione energetica ha imposto nel mondo un’accelerazione negli adeguamenti tecnologici verso la sostenibilità. In ogni settore la corsa verso la svolta green è quanto mai avviata e, a tutti i livelli, si procede freneticamente allo sviluppo e all’implementazione in una competizione serrata. Molti i paesi che stanno investendo prevalentemente sulla decarbonizzazione del Pianeta, sostenendo la riduzione delle emissioni di CO2 e i raggiungimento della Carbon Neutrality.
Uno dei settori più all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità è quello della mobilità green. Il settore si occupa di pianificazione del sistema dei trasporti, dell’assetto della circolazione stradale, del trasporto pubblico e, appunto, della mobilità sostenibile. L’obbiettivo di ridurre l’inquinamento, in combinazione con il risparmio energetico, vede nello sviluppo dei veicoli elettrici la massima espressione. Il concept alla base è un nuovo modo di muoversi rispetto all’ambiente, liberando le città dalla congestione del traffico e dello smog, considerando che i trasporti sono tra i principali responsabili delle emissioni dei gas nocivi nel mondo. E nello specifico la produzione di auto elettriche corre in tutto il globo, con oltre 10 milioni di veicoli venduti nel solo 2022.
Il trend registrato lo scorso anno nelle vendite di auto elettriche nel mondo è destinato ad aumentare, dimostrando una crescita definita esplosiva dagli esperti di settore. Tali vendite si sono concentrate principalmente in tre mercati: Stati Uniti, Europa e Cina. Il paese del Dragone balza in testa alla classifica, superando il Giappone e dichiarando l’intenzione di divenire il maggior produttore assoluto nel mercato delle auto, sfondando nel Vecchio Continente e confermandosi il primo esportatore di auto elettriche nel mondo. L’attesa dei dati dell’anno in corso è tutta incentrata sui risultati delle esportazioni del settore e l’aspettativa è la conquista della metà del mercato europeo.
Le ragioni sono da imputare alla forte competitività interna del paese asiatico che si traduce in prezzi più bassi e un certo dinamismo dei nuovi modelli con risultati tali da porsi al livello di ben più noti marchi europei. Una bella spallata ai leader del mercato da parte della determinatissima Cina, dominatrice assoluta e incontrastata, con una stima delle esportazioni di auto nel 2023 di ben 4,4 milioni di auto, di cui più di 1 milione elettriche. E le previsioni per i prossimi anni sono davvero impressionanti, quantificando entro il 2030 vendite cinesi di oltre 9 milioni di veicoli all’anno.
Un‘ulteriore spinta potrebbe essere determinata dalla scelta europea di stoppare la vendita di motori endotermici entro il 2035, spianando di fatto la strada all’avanzata cinese, riducendo oltremodo le tempistiche di sorpasso nel mercato automobilistico. La velocità della crescita delle esportazioni delle macchine cinesi potrebbe essere rallentata solo dalla nomea stessa della produzione “made in China” che non brilla certo per credibilità, nonché dalle dinamiche internazionali geopolitiche che potrebbe diventare il tallone d’Achille della Cina.
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