Greta Thunberg, celebre attivista climatica, è ancora coinvolta in proteste e manifestazioni che però fanno spesso molto discutere.
Tutti sappiamo chi sia Greta Thunberg e quale sia stato in questi anni il suo contributo nelle proteste contro i cambiamenti climatici: recentemente è stata coinvolta in diverse manifestazioni. Questo perché in questi cinque anni che sono passati dalle prime manifestazioni di Fridays for Future, il movimento di giovanissimi che lei stessa ha contribuito a fondare, la ragazza svedese non si è mai tirata indietro.
Qualche settimana fa, la giovane era stata arrestata a Londra perché aveva preso parte a una protesta: peraltro proprio in questi giorni, nella capitale britannica, è iniziato il processo per i fatti che avevano portato al fermo della Thunberg durante quella manifestazione. A pochi giorni dal fermo avvenuto a Londra, per lei erano arrivati ulteriori guai, poi si erano messi di mezzo i diffusori di fake news.
Infatti, un video palesemente falso, in cui Greta Thunberg chiedeva di utilizzare bombe “vegane” nelle guerre, è diventato virale e in tanti hanno creduto alla bufala, peraltro dal contenuto incredibile e assolutamente sensazionalistico. Insomma, l’attivista che ha tenuto discorsi significativi in varie sedi internazionali, compresi vertici delle Nazioni Unite e parlamenti europei, deve fare i conti con una serie di “guai”.
Dalla Germania alla Svezia, nel 2023 per lei sono arrivati diversi fermi giudiziari, con le accuse più varie, tra cui quella di interruzione del traffico, per aver appunto organizzato un blocco stradale. Da parte sua, la giovane attivista insiste e rilancia, sostenendo le sue valide ragioni nel contrasto all’industria dei combustibili fossili, battaglia che porta avanti assumendosi rischi anche penali.
Il suo attivismo si concentra sulla denuncia delle azioni insufficienti dei governi e delle grandi industrie rispetto alla crisi climatica e Greta Thunberg sembra assolutamente motivata nell’utilizzo della sua visibilità mediatica per portare avanti azioni di protesta, anche clamorose. Nel frattempo, non ha mancato di prendere un’altra decisione che l’ha portata anche ad avere uno scontro pesante con alcuni dei suoi maggiori sostenitori.
Rispetto a quello che accade in Medio Oriente, infatti, la Thunberg si è schierata senza se e senza ma con la causa palestinese, polemizzando apertamente contro le politiche di Israele. Una posizione che ha comportato un vero e proprio scontro con i Verdi tedeschi: il partito ambientalista più importante a livello europeo non ha gradito questa presa di posizione netta di quella che è il simbolo di una battaglia condivisa.
Ma contro di lei, in questi mesi, è davvero piovuto addosso di tutto: l’ex kickboxer Andrew Tate, il presidente russo Vladimir Putin, la presentatrice radiofonica britannica Julia Hartley-Brewer sono stati i principali accusatori di Greta Thunberg e della sua visione di mondo. Accuse gravi, a cui si aggiunge uno spiacevole episodio avvenuto in Olanda, ad Amsterdam.
Qui si teneva nei giorni scorsi una grande manifestazione, con circa 70.000 partecipanti, sui temi cari a Greta Thunberg e ai militanti che aderivano alla protesta, a partire da quelli di Extinction Rebellion e Greenpeace. Mentre la giovane svedese teneva il suo intervento, è stata però interrotta dalla protesta solitaria di un uomo, che l’accusava di occuparsi troppo di politica estera e dei fatti interni all’Olanda, e poco di ambiente e clima.
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