Ecco alcuni magnifici borghi di montagna da visitare assolutamente per trascorrere delle giornate a contatto con la natura
Spesso i paesi delle montagne italiane sono stati abbandonati e trascurati perché luoghi lontani dai grandi centri urbani e disagiati da un punto di vista economico. In più anche il turismo naturalista ha preferito in passato mete più esotiche o semplicemente più gettonate.
Oggi per fortuna non è così. La riscoperta di questi antichi borghi si lega a una turismo più consapevole e rispettoso, non solo degli equilibri degli ambienti naturali, ma anche della cultura e delle tradizioni locali. L’ambiente della montagna non si accorda con i tempi e i modi del consumo più frenetico. Ma è perfetta per riscoprire paesaggi e attività lente e silenziose, ma di grandissmo pregio.
Tutta la penisola offre località e ambienti particolari lungo le sue montagne. Le Alpi così come gli Appennini garantiscono possibilità di visitare paesi e ambienti al di fuori dei circuiti turistici più frequentati, dove fare affrontare escursioni, ammirare l’arte, gustare prodotti caratteristici. Si può fare una rapida carrellata partendo dal nord, dalle Dolomiti con Mezzano di Primiero. Questo borgo si trova in provincia di Trento e offre oltre alla bellezza dei Monti Pallidi, l’arte della legna accatastata con le forme e i colori della natura e con la mano dell’uomo.
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Con pochissimi abitanti, e quasi spopolato Ostana in provincia di Cuneo. Sotto il Monviso, il paese è sparso tra i monti con case fatte di pietra e legno in una dimensione fiabesca, un sogno per gli amanti del birdwatching e della botanica. In Abruzzo ai confini del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sorge Scanno a poche centinaia di metri dall’omonimo lago a forma di cuore. Immerso nelle faggete degli Appenini, vanta una antica tradizione orafa e la bellezza dei suoi vicoli è stata immortalata da grandi fotografi come Hilde Lotz-Bauer e Henri Cartier-Bresson.
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Più a sud in Basilicata si trova Rivello nel verde dell’Appennino lucano, in provincia di Potenza, dalla antica storia bizantina e longobarda, che si rintraccia negli stili architettonici di Palazzo Megale o della Chiesa Madre. Senza dimenticare il cinquecentesco monastero di sant’Antonio con la sua biblioteca. Infine Geraci Siculo nel parco delle Madonie nell’area metropolitana di Palermo. Di origine medievale ricco di testimonianze artistiche, è collocato a due passi da una natura selvaggia simboleggiata dagli avvoltoi presenti nei canyon del parco.
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