Circeo, programmate esercitazioni militari. La notizia ha lasciato tutti sconcertati. Cerchiamo di fare chiarezza sul punto.
Quella che vi stiamo per anticipare è una notizia che sicuramente non apprezzerete e che vi farà porre una serie di domande, cerchiamo quindi di darvi le giuste risposte. Dunque, ci troviamo nel Parco nazionale del Circeo, bacino ricco di specie animali da proteggere. Un’esigenza importante ma non tale da evitare l’organizzazione di un certo evento discutibile.
Proprio in questi luoghi avranno sede le esercitazioni (a fuoco) a tiro delle forze armate italiane del Comando militare della Capitale. Ciò significa che saranno muniti di proiettili, cartucce e ordigni. Data di inizio? Secondo semestre del 2023, quindi praticamente da adesso. Cosa vuol dire questo? Ci saranno conseguenze? Facciamo luce sulla vicenda.
Circeo, programmate le esercitazioni militari
Proprio in questi locali si trova il poligono Pantani d’Inferno. Canneti e pascoli, un luogo dove tutti gli appassionati di birdwatching si danno appuntamento ed ammirano tale presenza. La riserva appena menzionata fa parte del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, come suggerisce il nome stesso è un posto dove la biodiversità è abbondante, all’interno del sito infatti troverai numerose specie protette.
Ed è qui che accade il paradosso: è proprio una parte di questa riserva che sarà destinata all’esercitazione militare con armi, da ottobre. La notizia proviene direttamente dall’ordinanza del Comune di Sabaudia, recentemente sottoposta a revisione ma che ha autorizzato questa pratica. Nello specifico, sarà possibile compiere esercitazioni – ricordiamo, a fuoco – da parte dei militari tutti i giorni per ottobre, novembre e dicembre, sarà un trimestre nefasto.
Anche la fascia oraria è molto ampia in quanto sarà possibile procedere dalle ore 08 alle ore 16, dal lunedì al venerdì. La notizia ha destato grande preoccupazione all‘OIPA, l’organizzazione che da anni si attiva su tutto il territorio per assicurare il benessere animale. Non stupisce pertanto che l’associazione si sia rivolta al ministro della Difesa Guido Crosetto affinché si possa seriamente trovare un altro posto dove poter organizzare la zona di tiro.
In ricordo dell’aquila
Tempo fa era stata trovata in Lombardia un’aquila in pessime condizioni di salute e morta poco dopo, a nulla ogni tentativo di recupero. Nel sangue, nelle ossa e nel cervello dell’animale hanno trovato grossi quantitativi di piombo. Nulla esclude che tale scempio possa riproporsi anche nel Circeo. E’ ora di fermarli.