Ogni estate, puntualmente, fa capolino lo spettro delle zanzare. Scontato prevedere esodi ai negozi per comprare prodotti, ad esempio candele alla citronella, che possano tenere lontani tali insetti: fondamentale non solo distinguere tra quelli efficaci e non, ma anche – e soprattutto – valutare le eventuali ripercussioni di questi dispositivi sulla salute
Quale miglior cosa del poter godere di una rilassante e piacevole serata fuori casa senza dover trascorrere tutto il tempo con l’assillo delle zanzare? É innegabile, si ricordano tanti fine settimana all’aperto passati ad agitare le mani in modo frenetico e a grattare senza soluzione di continuità quel lembo di pelle che, qualche attimo primo, ha stimolato gli appetiti ematofagi di questi insetti dell’ordine dei Ditteri.
C’è inoltre un’aggravante: non sono solo fastidiosi, ma possono anche diffondere malattie. Per tale ragione, si ricorre spesso alle candele alla citronella: oltre che allontanare le zanzare (perlomeno sulla carta), rilasciano anche una gradevole profumazione. La fragranza è salutare per il naso; il fumo emesso lo è altrettanto con i polmoni?
Inalare la citronella è sicuro?
Le candele alla citronella sono costituite da un olio essenziale estratto dalle foglie e dai gambi dell’omonima pianta appartenente alla famiglia delle graminacee. Vi ricorrono i consumatori che desiderano un’alternativa naturale ai repellenti con uno o più principi attivi di origine chimica, in particolare quelli a base di DEET (dietiltoluamide), i più efficaci sul mercato ma non immuni da eventuali effetti collaterali.
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La tossicità del fumo emesso dalle candele alla citronella è sostanzialmente la stessa di qualsiasi altra candela con profumazione: quelle appartenenti a questa categoria producono più fumo rispetto alle corrispettive che ne sono prive, determinando quindi una scarsa qualità dell’aria circostante. Tale fattore può rivelarsi responsabile di difficoltà respiratorie e mal di testa. Sebbene si sia al cospetto di una sostanza non tossica, è quindi caldamente suggerito usarle solo in luoghi all’aperto.
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Secondo alcuni studi, inoltre, neanche gli animali domestici sarebbero immuni dagli eventuali effetti tossici derivanti da un’inalazione eccessiva di questa sostanza. L’ideale è quindi far in modo che il fumo possa soddisfare la naturale tendenza a sollevarsi in aria, dirigendosi verso le stelle piuttosto che sul soffitto della propria casa.