In Italia le città abbandonate sono tante: si tratta di luoghi fantasma in cui tutto è fermo. Scopriamo le cause di questo fenomeno, approfondendo il caso italiano.
Luoghi che sembrano set di film apocalittici che vanno oltre l’immaginazione. La sola vista delle città abbandonate lascia con l’amaro in bocca. Edifici degradati, strutture in rovina, vegetazione incolta, nessuna anima viva: questo quello che si trova nelle città dimenticate, in cui le lancette dell’orologio sembrano essersi fermate, facendo riflettere sulla vacuità dell’esistenza.
Al contrario delle città abitate, tra questi angoli è come se si sentisse riecheggiare un po’ ovunque la parola fine. Ribattezzate ghost town, le città fantasma nel Mondo sono tante, ma anche in Italia non mancano eccome. Anzi, sono molto numerose. Andiamo a scoprire più da vicino come mai questi luoghi si spopolano, approfondendo la situazione italiana.
Se sono diversi i luoghi del Mondo abbandonati (qui trovi alcuni castelli) le città fantasma sono davvero innumerevoli. Un tempo magari floridi centri urbani negli anni tantissimi di questi luoghi a un certo punto si sono spopolati, fermando la loro storia. Ma come mai si verifica questo fenomeno?
Le ragioni che portano all’abbandono di una città sono molto disparate. Tra le principali ci sono problemi economici, che spingono alle migrazioni, e catastrofi naturali, a seguito delle quali gli abitanti sono scappati in massa. Terremoti, incidenti nucleari, esondazioni possono spazzare via per sempre la vita di una città.
Per trovare una soluzione a questa situazione i governi mettono in atto delle iniziative come per esempio la possibilità di acquistare a prezzi praticamente nulli le case, per incentivare la ripopolazione delle zone decadute. Detto questo approfondiamo nel dettaglio il caso delle ghost town italiane.
In Italia l’elenco delle città abbandonate è davvero lungo. A mettere in luce quanto non sia per nulla rincuorante la situazione del Bel Paese sono i dati ISTAT, secondo cui per lo Stivale sarebbero circa mille le città abbandonate.
Esempio emblematico è Gairo Vecchio che è diventata fantasma dopo la grave alluvione del 1951. C’è poi Rocchetta Alta, in Molise, che a seguito di terremoti e dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale ha visto fuggire i suoi abitanti. C’è anche Pentedattilo, in Calabria, borgo distrutto da un terremoto e da un’alluvione che ha portato praticamente tutti a scappare: a oggi conta di tre abitanti.
Altre città fantasma è Civita di Bagnoregio, nel Lazio, definita dallo scrittore Tecchi come la città che muore in quanto ci si può accedere solo tramite un ponte pedonale: il suo territorio è consumato da erosioni. Alla lista delle città fantasma italiane si aggiunge anche Monterano che non ha più visto anima viva da anni se non per le riprese del film di Sordi “Il Marchese del Grillo”.
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