Miti e leggende esercitano un gran fascino su di noi, soprattutto quando ci raccontano di luoghi misteriosi come la città perduta di Zerzura.
Si dice che in ogni mito e leggenda sia presente un fondo di verità e che le storie tramandate oralmente dall’uomo acquistino sempre più dettagli soprannaturali col trascorrere dei secoli. Tutti abbiamo sentito parlare di Atlantide, l’isola che non c’è leggendaria che nessuno ha mai saputo ritrovare. Atlantide, nel tempo, ha acquisito la fama di un posto pacifico, nella cui società avanzata tutti gli uomini vivevano in armonia.
Ma la storia della città perduta di Zerzura forse non è altrettanto famosa, per questo abbiamo pensato di riportarla. Secondo la leggenda, Zerzura è un’antica città nascosta nel deserto del Sahara, costruita in prossimità di un’oasi che sorge a ovest del Nilo. Si tratterebbe di una città popolata da uccellini, costruita in pietra bianca, con case lussuose ornate d’oro e la cui scoperta porterebbe enormi ricchezze ai fortunati esploratori.
Per accedere alla città, di certo non facile da raggiungere, bisognerebbe ricercare la chiave all’interno del becco di un uccello scolpito che si trova a guardia della città stessa. Ma chi parlò per la prima volta di questo luogo misterioso? Secondo uno scriba un giorno un uomo si ritrovò ad affrontare una tempesta di sabbia nel deserto. Per questo fu allontanato dal suo gruppo e perdette il suo cammello.
Proprio la sterminata ricerca dell’animale nel deserto lo portò alle porte della città segreta che aveva a guardia dei giganti. Nel 1835, l’egittologo inglese John Gardner Wilkinson nominò la vicenda in uno dei suoi libri, apparentemente dopo aver intervistato l’uomo che si era ritrovato a vagare nel deserto. Nel corso dei decenni, poi, si sono succedute numerose spedizioni di ricerca, nella speranza di poter finalmente scovare questo luogo leggendario.
Ad oggi Zerzura non è stata trovata, ma il mistero che avvolge questa città non si è mai dissipato. Non è da escludere che qualche appassionato di storia e archeologia, oppure qualche fan di Indiana Jones, decida di tentare nuovamente l’impresa. A chi volesse esplorare un sito affascinante di cui si conosce perfettamente la collocazione, invece, consigliamo le Grotte Gialle di Bibbona, in Toscana, dove sentirsi come catapultati verso un’antica civiltà Maya.
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