Secondo quanto sostiene l’analisi Asian Green City Index, uno studio commissionato dalla Siemens, è Singapore la città asiatica più attenta alle tematiche ambientali. Il report, basato sulle analisi dell’Economist Intelligence Unit su otto diversi indicatori di attenzione ecosostenibile, porta la metropoli in cima alla lista delle principali aree urbane del continente orientale, come già nell’aria da diverse settimane.
Il report della EIU è tenuto in elevata considerazione, poichè frutto dell’analisi indipendente di otto diversi parametri, e della loro incidenza sulla vivibilità urbana. Rientrano in tale ambito il livello di emissioni di anidride carbonica e il sistema di trasporti, la gestione e il trattamento delle acque e i consumi energetici, passando ancora per il rispetto ambientale degli edifici pubblici e privati, per la gestione e il conferimento dei rifiuti, per la qualità dell’aria e la governance ambientale.
Unendo tutti i fattori di cui sopra e ponderandoli nella media EIU, Singapore è risultata la città più sostenibile dell’Asia, superando in tale lista altri big urbani del continente, sicuramente meno attenti a uno sviluppo ecocompatibile.
Per quanto concerne un confronto internazionale, il report ha dedotto che a Singapore si producono circa 4,67 tonnellate pro capite di co2, contro la media europea di 5,2 tonnellate.
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