Nel contesto attuale, in cui gli eventi climatici estremi, come le alluvioni, stanno aumentando in frequenza e intensità, la ricerca di soluzioni innovative e sostenibili è diventata una priorità urgente.
In Italia e in tutto il mondo, i danni causati da inondazioni e piogge torrenziali hanno sollecitato la necessità di strategie di pianificazione urbanistica mirate, con una delle più promettenti opzioni che emerge come una speranza per affrontare tali sfide: le città spugna.
Città spugna: Wuhan e Copenaghen potrebbero diventarlo
Il termine stesso suggerisce la funzione chiave di questa strategia: creare o adattare città per assorbire l’acqua in eccesso, sia piovana che di piena, al fine di mitigare i danni causati dagli eventi climatici estremi. Il cuore di questa concezione è basato sulla progettazione di infrastrutture e spazi urbani che agiscano come veri e propri serbatoi di risorse idriche, tramite l’utilizzo di soluzioni di ingegneria ecologica.
Una città spugna è costruita con diversi elementi strategici che lavorano insieme per affrontare l’acqua in eccesso:
- Materiali Drenanti: Le costruzioni utilizzano materiali drenanti che consentono all’acqua di essere assorbita e immagazzinata.
- Aree Verdi: Spazi aperti come parchi e giardini fungono da “spugne”, in grado di assorbire grandi quantità di acqua grazie alle radici delle piante.
- Pavimentazione Porosa: La sostituzione delle superfici impermeabili con pavimentazione porosa permette all’acqua di infiltrarsi nel terreno.
- Infrastrutture Tecniche: Sistemi di canalizzazione, tunnel sotterranei e bacini di raccolta svolgono un ruolo chiave nell’assorbire e gestire l’acqua in eccesso.
- Riutilizzo delle Risorse: L’acqua raccolta può essere trattata e riutilizzata per scopi come l’irrigazione o altre esigenze urbane.
In tutto il mondo, alcune città hanno abbracciato il concetto di città spugna e stanno già sperimentando cambiamenti significativi.
- Wuhan, Cina: Wuhan ha adottato 228 progetti di città spugna, inclusi grattacieli che raccolgono e immagazzinano l’acqua piovana.
- Copenaghen, Danimarca: Copenaghen ha trasformato parti della città in veri e propri serbatoi d’acqua, coprendo strade con materiali erbosi e costruendo bacini di raccolta.
- Berlino, Germania: Berlino sta implementando progetti per aumentare le aree verdi e l’assorbimento dell’acqua nelle aree urbane.
- Melbourne, Australia: Melbourne sta promuovendo l’uso di pavimentazioni porose e parchi per affrontare le alluvioni.
La necessità di un cambiamento
La crescente frequenza di eventi climatici estremi, come evidenziato dalla mappa dell’osservatorio nazionale città e clima di Legambiente, richiede un cambiamento radicale nell’approccio alle sfide ambientali. Le città spugna non solo aiutano a mitigare gli impatti delle alluvioni, ma contribuiscono anche a preservare l’ambiente e a costruire comunità più resilienti.
La crescente adozione del concetto di città spugna rappresenta una promettente strada verso un futuro sostenibile. Mentre il livello del mare continua a salire e gli eventi climatici estremi diventano sempre più frequenti, la progettazione di spazi urbani che imitano i processi naturali di assorbimento e gestione dell’acqua può offrire una soluzione vitale per la sopravvivenza delle nostre città e del pianeta stesso.