In vista degli adeguamenti energetici per le case green promossi dalla Comunità Europea sono in molti a chiedersi in che classe energetica si trovi il proprio immobile.
Per affrontare le conseguenze della crisi climatica le autorità governative internazionali stanno promuovendo piani di efficientamento energetico. Un esempio è la direttiva per le case green voluta dalla Comunità Europea, secondo la quale i proprietari di immobili dovranno eseguire lavori di riqualificazione energetica sulle proprie case entro il 2030.
Sebbene l’obiettivo della direttiva sia quello di ridurre gli sprechi energetici nonché l’immissione di gas serra nell’atmosfera, in molti si sono preoccupati di non riuscire a far fronte ai lavori necessari per rientrare nei limiti di legge previsti dall’UE. In questo senso sono state varate numerose iniziative statali di supporto ai cittadini, una su tutte il Superbonus 110%.
Con questo incentivo si puntava all’efficientamento energetico di case singole e condomini, ma ad oggi i finanziamenti stanziati dallo Stato hanno subito riduzioni e stalli considerevoli. Il vincolo di arrivare alla classe energetica E entro il 2030 e alla D entro il 2033, però, è rimasto. Così come quello di raggiungere emissioni 0 entro il 2050. Lo stesso obiettivo è ad esempio riferito anche ai veicoli con motori termici, la cui vendita sarà vietata a partire dal 2030, per poi giungere al divieto di circolazione entro il 2050.
Ma non sempre è facile conoscere i parametri che definiscono la sostenibilità o, al contrario, la non sostenibilità di veicoli e soprattutto case. Le classi energetiche possono infatti andare dalla A+ alla G, la prima rientra sotto la soglia dei 15 kWh/mq all’anno, la seconda arriva fino a 160 kWh/mq all’anno: un consumo enorme sia in termini energetici che economici.
Nel mezzo vi sono tutte le altre classi energetiche, che spesso fanno sorgere in noi una domanda: in quale rientrerà il mio immobile? Per rispondere al quesito bisogna rivolgersi a tecnici specializzati, che in seguito a sopralluoghi e analisi potranno fornirci un attestato energetico nel quale sarà indicata la classe di appartenenza.
Per farci un’idea della classe energetica in autonomia, però, possiamo considerare diversi fattori: l’anno di costruzione della casa (più è recente e più la probabilità che rientri nei limiti della direttiva è alta), la presenza di impianti di schermatura solare o doppi vetri, la presenza di caldaie di ultima generazione o pannelli solari, quella di cappotti termici, impianti di climatizzazione e illuminazione di ultima generazione sono elementi che possono determinare l’appartenenza a una classe più o meno alta.
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