In tempo di crisi economica la spesa per le bollette preoccupa numerose famiglie: una soluzione potrebbe essere migliorare la classe energetica dei propri elettrodomestici.
Che cos’è la classe energetica? Con questa espressione si fa riferimento all’efficienza energetica di edifici, elettrodomestici, veicoli o macchinari, intesa come il rapporto tra energia consumata ed energia prodotta. A partire dal 1° gennaio 2021 è indicata tramite una scala che usa le lettere da A a G, dove la A indica la classe migliore, mentre la G la peggiore. Ma perché è importante conoscere questi valori? Quando si parla di efficienza energetica non si fa riferimento solo ai consumi intesi in termini economici, ma anche in termini ambientali.
Vale a dire che un veicolo che sfrutta carburanti ottenuti da combustibili fossili, pur essendo più economico di una macchina elettrica, avrà una classe energetica più bassa, poiché immetterà nell’atmosfera molti più gas serra rispetto al veicolo elettrico. La classe energetica tiene infatti conto dell’impatto che macchine e macchinari di uso comune hanno sull’ambiente.
In epoca di crisi economica, e soprattutto di crisi climatica, conoscere la classe energetica degli oggetti di cui ci serviamo quotidianamente è di primaria importanza. Una disattenzione in questo senso potrebbe infatti costarci cara… e non stiamo parlando solo del portafogli! Gli esperti sono infatti concordi nell’affermare l’assoluta necessità di ripensare l’uso che facciamo delle risorse del pianeta al fine di scongiurare il collasso climatico.
In questo senso, partire da una buona conoscenza e consapevolezza di quello che usiamo e di come le nostre azioni possano impattare sull’ambiente è fondamentale. Prendiamo ad esempio i nostri elettrodomestici. Lavatrice, lavastoviglie, forno, frigorifero, ma anche climatizzatore, fornelli, caldaia si trovano in quasi tutte le case. Alcuni consumano poco, altri consumano tanto.
A questo punto il collegamento è scontato: più la classe energetica è alta, minori saranno i consumi; viceversa, più bassa sarà la classe energetica, maggiori saranno i costi in termini di consumo elettrico per quell’elettrodomestico. Un frigorifero di classe energetica F, ad esempio, ha un consumo annuo medio compreso tra 244 e 303 kWh, corrispondenti a circa 70 euro sulla bolletta.
A questo punto è inoltre necessaria un’ulteriore specifica: prima dell’introduzione della nuova classificazione a gennaio 2021, i consumi erano indicati secondo parametri che, in qualche modo, potremmo definire anti intuitivi. Un frigorifero che prima cadeva sotto la classe A+ è stato oggi declassato a un frigorifero classe F: coloro che pensavano di aver comprato un elettrodomestico particolarmente efficiente, dunque, devono fare i conti con i nuovi parametri europei sull’efficienza energetica.
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