Secondo un recente rapporto sul clima, per diverse nazioni europee, Italia compresa, il 2022 è stato l’anno più caldo della storia.
In molti sono preoccupati per quello che sarà il clima durante la stagione estiva che ufficialmente arriverà tra soli due giorni. Il meteo instabile delle scorse settimane ed il caldo di questi giorni non permettono di stabilire con precisioni cosa ci aspetta durante i mesi estivi.
Per alcuni esperti potremmo dover affrontare un’estate torrida anche se difficilmente si potrebbero superare le temperature registrare durante lo scorso anno. Secondo una recente analisi, difatti, il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato in Italia dalla seconda metà dell’Ottocento.
Clima in Europa, il 2022 l’anno più caldo mai registrato in numerosi Paesi
Gli esperti della Wmo (Organizzazione meteorologica mondiale) e del Copernicus Climate Change Service, il programma di monitoraggio dei cambiamenti climatici dell’Unione Europea, hanno analizzato il clima registratosi lo scorso anno nel rapporto “Stato del Clima in Europa 2022“.
Stando a quanto riportato nell’analisi, il 2022 è stato l’anno più caldo nel nostro Paese da quando vengono effettuate le rilevazioni scientifiche, ossia dalla seconda metà dell’Ottocento. Il record di anno più caldo è relativo anche ad altre nazioni: Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Tenendo conto dell’intero continente, invece, si tratta del secondo anno più caldo della storia, alle spalle solo del 2020.
Entrando nel dettaglio, durante il 2022 in Europa si è registrata una temperatura media di 2,3 gradi superiore ai livelli pre-industriali, mentre a livello globale di 1,5 gradi sopra questa soglia. Oltre al dato anomalo relativo alle temperature, lo scorso anno, secondo gli esperti, si sono verificati molti eventi meteorologici estremi che hanno causato 16.365 decessi coinvolgendo in totale circa 156mila persone con un danno complessivo in termini economici di circa 2 miliardi di dollari.
I commenti
Al rapporto si sono aggiunte le dichiarazioni di Petteri Taalas, segretario generale della Wmo, e Carlo Buontempo, direttore di Copernicus. Secondo Taalas, quanto accaduto durante lo scorso anno ha provocato anche una pesante siccità in diverse zone ed alimentato devastanti incendi con migliaia di decessi legati al calore eccessivo.
Buontempo ha spiegato, invece, che gli eventi climatici del 2022 non vanno considerati con una stranezza o episodi isolati, ma sono ormai eventi che ormai fanno parte del sistema climatico in evoluzione. Le ondate di calore anomalo saranno, conclude il direttore di Copernicus, saranno sempre più frequenti.