L’Agenzia europea per l’ambiente ha fatto una previsione su quanto potrebbe avvenire durante l’estate di quest’anno in termini di clima.
Il cambiamento climatico è ormai evidente in tutto il Pianeta. Nonostante l’imminente arrivo dell’estate, in Europa, Italia compresa, il maltempo continua ad essere protagonista e gli eventi meteo estremi diventano sempre più frequenti.
La domanda che tutti si pongono, dunque, è quella su come sarà il clima durante la bella stagione, ormai alle porte. L’Agenzia europea per l’ambiente ha provato a rispondere al quesito con un’analisi pubblicata sul proprio sito.
Agenzia europea per l’ambiente, l’analisi sull’estate alle porte
Gli esperti dell’Agenzia europea per l’ambiente hanno cercato di analizzare come sarà il clima nel corso dell’estate del 2023, considerate le condizioni climatiche di queste ultime settimane con maltempo diffuso in tutto il continente, Italia compresa, e l’aumento degli eventi climatici estremi.
Le stime, tenuto conto di come lo scenario stia cambiando notevolmente, purtroppo, non sono confortanti. Si prevede, difatti, un’estate con ondate di calore più forti e durature: nelle nazioni meridionali i giorni di caldo intenso potrebbero essere addirittura 60 con un clima che potrebbe mettere a rischio anche la salute delle popolazioni. Potrebbero, dunque, aumentare i ricoveri ospedalieri per le persone più fragili e gli anziani. Una condizione che porterebbe anche all’aumento della siccità con conseguenti danni ingenti per il settore agricolo e quelli collegati e perdite economiche per diversi miliardi di euro.
Sempre per via di queste ondate di caldo e del vento, cresce, secondo gli esperti dell’Agenzia, anche il rischio incendi principalmente nella penisola iberica. Già in questi anni il numero di roghi estivi è salito in gran parte dell’Europa. Inoltre, si potrebbe assistere anche alla crescita di malattie legate agli insetti pericolosi, come zecche, zanzare tigre. Queste specie con il caldo potrebbero diffondersi maggiormente.
Previste, però, anche inondazioni più frequenti con l’arrivo di precipitazioni intense su quasi tutto il Vecchio Continente, in particolare nelle zone nord-occidentali e centrali
La richiesta di interventi
L’Agenzia, dunque, ha lanciato un appello ai Governi per mettere in campo degli interventi in modo da cercare di risolvere queste problematiche e prevenire nuovi fenomeni atmosferici estremi. Molte nazioni hanno già agito in tal senso, ma secondo gli esperti non è sufficiente e servono nuove misure, anche di sorveglianza e prevenzione. Anche per quanto concerne il settore agricolo urgono provvedimenti per evitare ulteriori danni.
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