L’agenzia Ansa stamani ha riportato una notizia che porta nuovamente alla ribalta la questione dei mutamenti climatici in Italia: più di cento attivisti di Greenpeace hanno occupato quattro centrali elettriche a carbone lungo tutta la penisola.
L’azione dimostrativa di Greenpeace arriva proprio durante il primo giorno del G8 all’Aquila. È evidente l’importanza della scelta di una giornata particolare come questa. Come già fatto qualche giorno fa dal WWF, anche Greenpeace richiama a gran voce attenzione dei paesi ricchi nei confronti della l’questione clima.
I capi di stato dei paesi industrializzati sono chiamati ad assumere un ruolo di leadership contro l’effetto serra ed i mutamenti climatici. L’azione portata avanti oggi da Greenpeace nelle centrali elettriche di Brindisi, Vado Ligure, Porto Tolle e Marghera converge l’attenzione delle istituzioni e dei cittadini su un problema che non può più essere ignorato o messo in agenda come ultima delle voci da discutere. I paesi ricchi non possono più, come affermano i rappresentanti di Greenpeace, procrastinare quello che è invece un loro impegno preciso dando la responsabilità alla corsa economica dei paesi in via di sviluppo. Il clima (e la Terra) non attende.
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