Un nuovo studio sta implementando delle modalità sperimentali per trasformare la CO2 in una sostanza più innocua e riutilizzabile
Arup SenGupta, ricercatore della Lehigh University di Bethlehem, in Pennsylvania, insieme ai suoi colleghi ha sviluppato un nuovo materiale in grado di estrarre maggior quantità CO2 dall’aria rispetto ai materiali attuali. Modificando i solventi amminici esistenti con una soluzione di rame, i ricercatori affermano di aver aumentato di due o tre volte il potenziale di cattura del carbonio. Questa soluzione potrebbe essere utile per per mitigare i cambiamenti climatici, in particolare poiché i materiali necessari per produrre il solvente sono disponibili a basso costo, e dunque facilmente accessibili.
Centrale in questo è il ruolo del DAC, acronimo di Direct Air Capture, dotato di speciali macchinari innovativi per l’assorbimento e la rimozione dell’anidride carbonica dall’aria. Questa tecnologia dovrebbe selezionare la CO2 e di conseguenza isolarla e trattenerla dall’atmosfera, aiutando la regolazione dell’innalzamento delle temperature. Lo studio qui presentato, è innovativo perché non solo utilizza la DAC, ma trova il modo di riutilizzare la CO2, che, catturata, può essere convertita in bicarbonato di sodio, o bicarbonato di sodio, con l’aggiunta di acqua di mare. Ciò che ne risulta può quindi essere immagazzinato in modo sicuro nell’oceano, che rappresenta un “pozzo infinito” per l’anidride carbonica.
CO2, cosa succede a contatto con l’oceano
A detta di Arup SenGupta, autore dello studio, il rilascio di anidride carbonica nell’oceano, così trattata, non creerebbe alcuno squilibrio né danno alla flora e fauna marittima. Anzi, la presenza alcalina del bicarbonato di sodio potrebbe offrire qualche vantaggio, invertendo l’acidificazione dell’oceano che si verifica quando la CO2 si dissolve. “Una maggiore alcalinità significa anche più attività biologica; ciò comporta maggiore densità di CO2″.
CO2, l’oceano come potenziale sede di stoccaggio
Ciò che rende la scoperta innovativa è la possibilità, rispettando i canoni ambientalisti, di fare dell’oceano, effettivamente parecchio esteso, una sede di stoccaggio della CO2, sottraendola dall’atmosfera. La CO2 può essere trattenuta nell’acqua per migliaia di anni, risolvendo in parte il problema dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Il problema è se questo non rappresenti un ulteriore modo per spostare il problema anzichè risolverlo all’origine.