Coccodrilli salvano un cane nel fiume, il parere dei ricercatori: “Possibile un..”

La possibile spiegazione sul perché di tutto ciò: tre coccodrilli salvano un cane in pericolo anziché farlo affogare per mangiarlo. La cosa sorprende tutti.

Coccodrilli salvano un cane nel fiume, il motivo
Coccodrilli al fiume (Foto Canva) – Ecoo.it

Coccodrilli salvano un cane e la cosa lascia tutti quanti a bocca aperta, a cominciare da diversi etologi ed esperti del comportamento animale. Normalmente ci si aspetterebbe che questi rettili approfittino della situazione di difficoltà di una potenziale preda per trarne vantaggio. E trovare in questo modo l’occasione per procacciarsi della carne fresca con la quale potere banchettare. Ma in questa circostanza non è stato così. L’episodio che si è verificato in una località dell’India è di quelli che poche volte capita, e quando succede c’è la necessità di dovere trovare una spiegazione plausibile ed oggettiva. Perché assistere a tre coccodrilli che salvano un cane non è una scena consueta di collaborazione tra specie diverse come potrebbe capitare di vedere in certi contesti.

Coccodrilli salvano un cane, perché la cosa è di rilievo scientifico

Coccodrilli salvano un cane nel fiume, il motivo
Cane che annega (Foto Canva) – Ecoo.it

Ad esempio a volte è possibile vedere un cane accucciolato con, sul suo dorso, un gatto altrettanto raggomitolato su sé stesso, durante l’inverno. Questo è un modo per collaborare e riscaldarsi a vicenda. Oppure in molti documentari potrebbe succedere di assistere all’opera svolta da alcuni pesci di piccole dimensioni attorno ad altri più grossi. La cosa riguarda in particolare alcune specie di balene, tartarughe, mante e squali pacifici, come lo squalo balena, lo squalo elefante e lo squalo bocca grande, che si nutrono di plancton.

Tutti loro sono circondati dalle remore, pesciolini con i quali viene istituito un rapporto di simbiosi. Quest’ultimi infatti si nutrono dei parassiti che si trovano sui pesci più grandi ed addirittura possono fare da “pulitori” delle loro bocche. La stessa cosa avviene anche con ippopotami, giraffe, rinoceronti, bufali, zebre, antilopi e gnu con alcune specie di uccelli, su tutte la bufaga. E nel caso dei coccodrilli che salvano il cane? Si è trattato di una collaborazione come quelle descritte? Di fondo c’è un qualcosa che può aprire a delle nuove scoperte riguardo a questi animali.

Con i coccodrilli non si scherza

Coccodrilli salvano un cane nel fiume, il motivo
Un coccodrillo (Foto Canva) – Ecoo.it

Gli esperti sono dell’idea che l’episodio ivi descritto possa rappresentare una sorta di empatia e di sensibilità emotiva, frutto proprio di quella specifica situazione. La vicenda ha avuto luogo nello stato indiano del Maharashtra ed aveva visto il cane in difficoltà essere inseguito da altri suoi simili ben più feroci e che avevano delle intenzioni bellicose nei suoi confronti. L’animale è finito nelle acque del locale fiume Savitri, densamente popolato da coccodrilli che lì rappresentano il vertice della catena alimentare.

Non a caso proprio nel Maharashtra hanno luogo le percentuali più elevate di incontri ravvicinati anche tragici tra questi rettili e pure l’uomo. E sono dei comportamenti dettati dall’imprudenza a rendere tutto questo una triste realtà. Ad ogni modo la vista del cane che avrebbe rischiato di essere prima sbranato e poi di annegare una volta caduto nel fiume ha azionato qualcosa nella mente di tre coccodrilli.

Cosa è scattato nella loro testa

Tutti loro hanno circondato il quattrozampe ma non per mangiarlo, bensì per salvarlo. Si pensa che sia accaduto qualcosa di simile a quanto visto nel celebre film “Jurassic Park” del 1993. In una scena il Tirannosaurus Rex rifiutava la mucca che veniva posizionata nel suo recinto perché, per sua natura, questo predatore scomparso dalla faccia della Terra da ormai 65 milioni di anni era portato a mangiare solamente quel che cacciava.

La stessa cosa deve essere avvenuta con questi tre coccodrilli. C’è anche chi ha pensato che tutti quanti loro potessero essere già sazi in virtù di un pasto avvenuto molto di recente. Ad ogni modo si pensa che anche tra alcuni predatori naturalmente predisposti per uccidere allo scopo di reperire del cibo possano avvenire dei meccanismi di solidarietà tra specie diverse. Viene da chiedersi se sarebbe avvenuto lo stesso se al posto del cane ci fosse stato un umano. E comunque deve essersi trattato di una sorta di istinto, che è sempre da ascrivere ad un comportamento dettato per natura.