Il cocorita è una tipologia di parrocchetto che noi conosciamo bene. Sin dall’inizio dello scorso secolo erano i pappagallini più venduti.
Nonostante siano di origine australiana, i cocorita sono ormai diffusi in tutto il mondo, come accade per altre specie esotiche. In questo caso, l’occupazione del territorio europeo da un paese di partenza tanto lontano, è stato causato dalle esportazioni a scopo di vendita. Dal XVIII secolo in poi le famiglie borghesi e nobiliari usavano tenere degli uccellini in gabbia, come souvenir dei propri viaggi e come animali da compagnia. E questa triste pratica è ancora in uso.
Ad oggi i parrocchetti, in particolare i cocoriti, vivono allo stato selvaggio anche in Europa. In alcune aree le colonie sono talmente grandi da essere entrate in competizione con passeri, piccioni, gabbiani e cornacchie. Non è difficile trovarli su un prato o in un giardino urbano. La maggior parte di loro è riuscita a scappare, accidentalmente o meno, dalla gabbia, ed è riuscita ad adattarsi alla vita di città, formando prolifiche colonie.
Il cocorita è un parrocchetto facilmente distinguibile dagli altri. Le sue piume hanno delle striature nere evidenti, ed i suoi colori, a parte alcune modificazioni genetiche, sono solitamente verde brillante o blu. Gli esemplari verdi sono più numerosi. Se si accoppiano degli esemplari verdi con i blu, si può ottenere un pulcino verde – blu o soltanto blu.
Il piumaggio non ha nulla a che fare con il sesso. La distinzione tra maschio e femmina si può rinvenire tramite la colorazione del becco. Bluastro violaceo per il maschio, e marrone – beige per la femmina. L’alimentazione del cocorita è a base di semi. Tuttavia gli esemplari allevati non didtegnano anche delle spighe o dei pezzettini di biscotti offerti direttaemente da chi si prende cura di loro.
Come dice il nome stesso cocorita, che dal greco significa ‘melodioso‘, questo uccellino è famoso per il suo canto gentile e con una grnade varietà di note. Canta spesso ma non in continuazione. Il cocorita è il terzo animale al mondo maggiormente allevato, dopo i cani ed i gatti.
Il rapporto con l’uomo è piuttosto buono, in quanto il cocorita riesce a distinguere chi si prende cura di lui da un estraneo. Tuttavia non ci si deve attendere che ci venga incontro quando torniamo a casa. Rimane pur sempre un uccello. Per di più in gabbia.
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