Alla stessa famiglia dell’anatra, appartiene anche il codone: le caratteristiche di questo uccello dalla particolare colorazione.
Appartiene alla stessa famiglia dell’anatra, ma si distingue per la sua distintiva colorazione, soprattutto durante il periodo riproduttivo. Stiamo parlando del codone, il cui nome scientifico è Anas acuta, ed è considerato in effetti una sottospecie di anatra, tanto da essere spesso confuso con questo altro pennuto. Va infatti detto che con anatra descriviamo molti volatili, con caratteristiche simili.
In particolare, il codone si può avvistare in varie aree, come i fiumi e la tundra, mostrando una preferenza sia per l’ambiente acquatico sia per il movimento a terra grazie alle sue zampe palmate, che, sebbene più adatte al nuoto che al cammino, risultano comode per entrambe le attività. Questo animale è diffuso in Eurasia, prevalentemente nelle regioni settentrionali dell’Europa.
Durante l’inverno, come molte altre anatre, migra verso l’Africa, talvolta raggiungendo anche l’equatore. È presente anche in molte aree del Canada e dell’Alaska, mostrando una preferenza per ambienti freddi come la tundra, così come per corsi d’acqua come ruscelli e fiumi. Il suo nome comune deriva dalla lunga coda che lo contraddistingue, utile sia nel volo che nel nuoto per il mantenimento dell’equilibrio.
Come molti uccelli della stessa famiglia, il codone si muove con maggiore agilità in acqua rispetto a terra. Durante il periodo riproduttivo, il maschio sfoggia colori distintivi per attrarre la femmina, un comportamento comune tra molti uccelli durante la stagione della riproduzione. Nel caso del codone, i colori variano simultaneamente dal nero al bianco, dal grigio al fulvo.
L’alimentazione del codone si basa principalmente su semi e alghe acquatiche, sebbene durante il periodo riproduttivo, nel momento in cui questo pennuto ha bisogno di maggiore energia, si nutre anche di insetti acquatici, piccoli crostacei e molluschi. Grazie al suo becco e alla capacità di immergersi, riesce a procurarsi il cibo sia per sé stesso sia per la prole.
Il codone, inoltre, se vive in campagna, sa adattarsi a un certo tipo di alimentazione, che si differenzia da quella più tradizionale, e infatti mangia anche molti tipi di cereali. Nello specifico, si ciba di grano e riso, ma anche di frumento, orzo e avena.
Il codone è noto per la sua natura schiva e timida. Anche se può abituarsi alla presenza umana in alcune aree antropizzate, tende a scappare quando si avvicina un essere umano, anche se lo conosce. Questa precauzione è giustificata, considerando che le anatre sono prede per i cacciatori.
Tuttavia, esistono allevamenti di codoni dove gli animali sono in semi-cattività e abituati a vivere in gruppi. Durante la stagione riproduttiva, la femmina attira un gruppo di maschi in volo, scegliendo poi uno di essi. Il nido viene costruito non lontano dall’acqua e la femmina cova tra 7 e 10 uova per circa 23 giorni.
I pulcini impiegano circa un mese e mezzo per imparare a volare, durante il quale la madre li assiste fino a quando non hanno maturato abbastanza per volare via con lei dopo aver cambiato il piumaggio. Di questo animale, come di altre tipologie “strane”, ne apprezziamo anche molto la stravaganza.
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