Nessun superstite e vittime anche a terra: questo è il risultato dello scontro tra il volo di linea della Aeroméxico e un piccolo Piper privato in viaggio verso la California.
Un’altra collisione aerea. Si parla del passato, ma non per questo è meno grave. Tutti i 67 occupanti dei due voli, e 15 persone a terra, hanno perso la vita il 31 agosto 1986. In conseguenza alla collisione, le indagini portarono a degli errori umani che hanno causato il grave incidente punto in particolare il Piper in quanto aereo di piccole dimensioni non era dotato di sistema TCAS di allarme, e non era previsto che lo avesse punto in conseguenza all’incidente la FAA ha richiesto l’installazione su tutti i jet presenti nello spazio aereo americano del TCAS di allarme. L’11 marzo 2006, il comune di Cerritos, località nella contea di Los Angeles, in cui l’incidente è avvenuto, ha dedicato un nuovo memoriale per le vittime della collisione aerea.
La ricostruzione dell’incidente
Il 31 agosto 1986, un DC 9 della compagnia aerea Aeromexico, in partenza da Città del Messico a Los Angeles, con tre scali intermedi, si andò a scontrare con un piccolo aereo privato con a bordo solo il pilota, sua moglie e sua figlia. Il Piper privato era in partenza da Torrance, in California, per raggiungere un’altra località turistica del medesimo stato, Big Bear city.
Le regole del controllo del traffico aereo vogliono che quando si entra nello spazio tra i 6000 e i 7000 piedi di altitudine, che è quello più frequentato, si debba chiedere autorizzazione al controllo aereo. Invece il Piper non lo fece. Alle 21:52 di quel fatale il giorno il piccolo aereo privato colpì lo stabilizzatore di sinistra del DC9. La cabina del Piper fu tagliata di netto, e decapitò sia il pilota Kramer che gli altri due passeggeri, ovvero la moglie e la figlia del pilota. L’aereo finì per precipitare nel cortile della scuola elementare di Cerritos. Contemporaneamente, anche il DC9 che aveva subito un grave danno allo stabilizzatore è precipitato in un quartiere residenziale di Cerritos, causando la distruzione di cinque abitazioni, e la morte di 15 persone a terra, oltre a tutti i 64 occupanti dell’aereo tra passeggeri ed equipaggio.
Le conseguenze del disastro
Gli inquirenti identificarono come principale responsabile della collisione aerea il comandante Kramer, che stava guidando il piccolo Piper, in uno spazio aereo senza richiesta di autorizzazione. Kramer aveva alle spalle 231 ore di volo. Mentre il comandante ed il primo ufficiale del DC9 potevano essere considerati esperti, in quanto avevano collezionato oltre 10.000 ore di volo. In conseguenza alla collisione vennero modificate le regole sui sugli obblighi dei piccoli jet privati.