Colori degli animali, ti sei mai chiesto a cosa servano? Il perché dell’impressionante varietà

A volte sembra che i colori degli animali servano solo a farli notare di più e a risaltare nell’ambiente in cui si trovano. Ma qual è il motivo vero per cui gli animali non sono tutti dello stesso colore?

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Tucano (foto da Canva) – ecoo.it

La forma, la dimensione, le caratteristiche specifiche di ciascun animale che vive sopra e sotto la superficie dell’acqua è frutto della evoluzione. Cambiamenti più o meno importanti ed evidenti che hanno contribuito a plasmare le generazioni successive, premiando quei rimescolamenti genetici che risultavano vincenti rispetto ad altri.

Il colore e il disegno del manto dei grandi erbivori, per esempio, non è un vezzo per portare un po’ di movimento nella savana che altrimenti sarebbe tinta unita. Si tratta del risultato di migliaia di anni di cuccioli che presentavano manti di colore diverso e con disegni diversi. Alcune delle funzioni sono state studiate in maniera approfondita. E rimanendo nella savana per esempio i colori del manto dei leoni e degli altri predatori aiuta nella mimetizzazione.

Ma in altri casi non è ben chiaro quale sia la effettiva e univoca funzione del colore o del disegno che si trova sulla pelle degli animali. Per esempio gli scienziati non sono del tutto concordi nell’ attribuire al disegno a strisce delle zebre una sola funzione.

Alcuni sono convinti che si tratti di un sistema per disorientare i predatori che, nel movimento indistinto quando le zebre sono in fuga, non riescono ad individuare un singolo esemplare e quindi cacciano a vuoto. Ma c’è anche chi invece è convinto che la funzione primaria sia quella di distinguere i diversi esemplari e aiutare così i cuccioli a ritrovare la propria madre.

Colori degli animali, distinguersi o mimetizzarsi

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Vespa (foto da Canva) – ecoo.it

Gli animali notturni sono forse quelli più facilmente comprensibili nelle loro scelte cromatiche. Vivendo di notte occorre infatti essere a prova di buio ed è per questo che la maggior parte degli animali che hanno abitudini notturne sono di colore scuro. Ma se per i pipistrelli e per molti insetti l’essere sicuri aiuta a sopravvivere o a cacciare meglio perché anche gli animali marini, come per esempio le balene o gli squali hanno tinte non proprio accese? Un esempio molto interessante viene proprio dagli squali.

Chiari nella parte inferiore del corpo e più scuri nella parte superiore gli squali riescono in questo modo a mimetizzarsi perfettamente, perché una preda che dovesse alzare lo sguardo non riuscirebbe a distinguere la forma dello squalo dalla superficie dell’acqua, naturalmente più chiara, e allo stesso modo se una preda si trovasse sopra lo squalo, che quindi è più scuro, non riuscirebbe ad individuare il pericolo e a fuggire.

Ma ci sono anche altri animali che invece sembrano non volersi proprio nascondere. Ed è anche di nuovo il caso di alcuni animali marini come pure di molti insetti che mostrano di essere invece pronti a farsi notare anche da lontano: insetti e rettili velenosi che mostrano di essere pericolosi con il colore rosso e il giallo. Motivo per cui anche le vespe per esempio sono gialle e nere. In natura questi colori sono un triangolo di pericolo.

I colori dell’amore

Un altro tipo di rapporto molto speciale con il colore ce l’hanno per esempio gli uccelli che vivono nelle foreste tropicali dove tutto è verde e lussureggiante ma anche dove diventa complicato individuarsi tra esemplari appartenenti alla stessa specie. Ed è per questo che gli uccelli tropicali hanno spesso colori molto accesi e in particolare negli esemplari maschi.

Perché sono i maschi di tante specie che si lanciano in elaborate coreografie con cui cercano di attirare la femmina di turno. Femmine che, di contro, hanno colori molto meno accesi e che consentono quindi di mimetizzarsi, un vantaggio quando si devono covare le uova e non ci si può allontanare velocemente.

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