[galleria id=”903″]Oggi affrontiamo un argomento di sicuro interesse: il compostaggio. Molti ne hanno sentito parlare, ma quanti sanno esattamente di cosa si tratta? Dunque, ve lo spieghiamo: il compostaggio (da cui deriva appunto la produzione di “compost“) è un processo di decomposizione e stabilizzazione controllata di sostanza organica (rifiuti umidi) effettuato da alcuni microrganismi qualora vi sia presenza di ossigeno. L’ottimo risultato per le vostre colture è assicurato, altrimenti, non si giustificherebbe la passione dei milanesi per il compost. Ma tranquilli, non è una cosa per pochi prescelti: il compostaggio è davvero alla portata di chiunque abbia voglia di coltivare in maniera biologica. Ecco come farlo.
Per chi ha sempre desiderato possedere un orto “bio”, il compost si rivela essere un alleato prezioso per rendere fertile il terreno e florido il raccolto. E’ scontato sottolinare che il compostaggio può essere praticato solo da chi possiede un terreno verde all’aperto o, alla bene meglio, un giardino. Bisognerà dunque riservare uno spazio (meglio se soleggiato) per apporci una compostiera ovvero un contenitore che favorisce l’ossigenazione dei nostri rifiuti accatastati e ne accumula il calore prodotto per la stagione fredda. Nell’immagine troverete un perfetto esempio di compostiera in legno (a forma di cubo, chiusa lungo tutti i lati tranne quello superiore e inferiore) ricoperta da un telo isolante e impermeabile per trattenere il calore sotto di sè.
Come potete sempre vedere dalle immagini esplicativi, composizione e processo di (de)compostaggio non sono poi così complessi. Dovrete solo avere cura, ogni tanto, di girare il contenuto della compostiera per favorire il deterioramento e avvicinarvi quanto più al 100%. Naturalmente, nella compostiera potrete mettere qualsiasi tipo di scarto umido domestico quindi: residui di potatura e giardinaggio (foglie, rami ecc.), scarti di cucina (animali e vegetali, ma fate attenzione a non inserire elevate quantità di carne/pesce poichè tendono a puzzare e attirare i topi!), letame, liquami, carta e persino cartone.
Con la dovuta pazienza (3 o 4 mesi), e dopo che il compost verrà degradato a puntino, il risultato che troverete davanti ai vostri occhi sarà un terriccio di colore marrone molto scuro, caratterizzato da un contenuto di sostanza secca superiore al 50-60% e ricco di nutrimenti fondamentali per il vostro orto. Detto ciò, non ci resta che augurarvi buona coltura!