Il futuro dell’agricoltura è già arrivato. Si tratta della coltivazione idroponica, che permette di coltivare una grande varietà di piante “fuori suolo” ovvero senza terra. A primo impatto può sembrare impossibile, ma la coltivazione idroponica è già una realtà applicabile (e applicata) sia su grande che su piccola scala.
Grazie a questa tecnica è infatti possibile realizzare coltivazioni anche in ambienti poco ospitali. Ad esempio la coltivazione idroponica si adatta a climi caratterizzati da elevata siccità o con temperature rigide e a zone in cui il terreno è molto sabbioso o roccioso. La coltivazione idroponica si può realizzare anche comodamente nella propria abitazione. Non è difficile dar vita a un giardino idroponico o, addirittura, a una piccola serra idroponica in casa.
Il termine coltivazione idroponica indica tutte le colture realizzate senza terra. Il terreno viene sostituito da un substrato inerte (costituito ad esempio da lana di roccia, argilla, perlite o vermiculite) e i nutrienti necessari alla crescita delle piante vengono disciolti nell’acqua d’irrigazione. Le piante coltivate nel terreno devono sviluppare continuamente il loro apparato radicale in cerca di acqua e sostanze nutritive. La maggior parte dell’energia della pianta viene, quindi, impiegata per lo sviluppo delle radici.
Al contrario nella coltivazione idroponica la pianta riceve i nutrienti direttamente e questo favorisce lo sviluppo verticale degli orti così coltivati. La coltivazione idroponica è già diffusa per l’agricoltura su larga scala. Questo permette di coltivare anche in zone poco adatte alla crescita di alcuni tipi di piante. Questa tecnica però si adatta perfettamente anche al giardinaggio e alla realizzazione di un piccolo orto casalingo.
Esistono inoltre diversi tipi di coltivazioni fuori suolo, ovvero High Tech, Medium Tech, Low Tech. Le coltivazioni High Tech dispongono di sistemi automatizzati ad alta efficienza e vengono utilizzati nelle serre di ultima generazione. Le soluzioni Medium Tech sono una via di mezzo tra le High e le Low, che sono invece le più semplificate, dai costi bassi e ideali anche in contesti poco sviluppati.
La coltivazione idroponica offre diversi vantaggi rispetto alla coltivazione in terra, che si tratti di orti sinergici o di altre tipologie:
Ma la coltivazione idroponica non presenta solo vantaggi, ecco i contro:
La coltivazione idroponica, come specificato, comporta innumerevoli vantaggi, senza contare che si tratta di un sistema anti-spreco e innovativo. Difatti permette di produrre cibo senza occupare appezzamenti di terreno. Un bel vantaggio dal punto di vista ambientale visto che le terre coltivabili sono in costante diminuzione, nonostante la popolazione sia invece in aumento. Potrebbe davvero rappresentare una soluzione per alimentare un gran numero di persone anche laddove sussistono problemi di povertà del suolo e scarsità d’acqua. Entrando nello specifico, è conveniente perché si riduce il rischio di malattie delle piante, non occorrono pesticidi, si risparmia acqua, le piante crescono più velocemente, e non c’è rischio di sporcare visto che non si usa la terra.
Le colture idroponiche richiedono ambienti illuminati artificialmente o serre che permettano di monitorare l’ambiente. Difatti senza le condizioni giuste, le piante faticano a crescere e a maturare. In tali condizioni però si sviluppano addirittura più rapidamente che nel terreno, anche perché questo tipo di coltivazione presuppone un controllo certosino dei nutrienti somministrati e anche un maggiore apporto di ossigeno alle radici. Il metabolismo delle piante accelera proprio in virtù della migliore respirazione.
Ma sussistono delle differenze a seconda che la coltivazione idroponica sia con o senza substrato. La prima richiede infatti l’utilizzo di un substrato che assorbe l’acqua e i nutrienti. Che può essere di argilla espansa, lana di roccia, zeolite e via dicendo. La coltivazione idroponica senza substrato invece richiede soltanto acqua. Il problema in questo caso è che alcune piante non ricevono abbastanza ossigeno sulle radici. E quindi si rivela adatta solo ad alcune specie.
Per chi vuole realizzare una coltivazione idroponica in casa le opzioni possibili sono molte. Esistono numerosi kit completi di tutto l’occorrente necessario a realizzare un giardino idroponico. In caso si voglia realizzare un sistema idroponico indoor, sarà necessario realizzare una serra idroponica. Anche in questo caso sono disponibili molti kit in cui sarà incluso anche il sistema d’illuminazione a LED della serra.
Esistono anche soluzioni più piccole come delle bottiglie, spesso riciclate, già pronte per coltivare erbe aromatiche come prezzemolo od origano. Oltre alle erbe aromatiche è possibile piantare con coltivazione idroponica anche moltissimi ortaggi: dai pomodori all’insalata fino alle fragole. Per chi vuole risparmiare e/o cimentarsi nella realizzazione di un sistema idroponico è possibile anche dedicarsi ad una coltivazione idroponica Fai da Te.
Per realizzare un giardino idroponico Fai da Te avrete bisogno di:
Una volta reperito tutto l’occorrente, realizzare il vostro giardino idroponico Fai da Te non sarà difficile. I passi da seguire per montare la struttura sono:
A questo punto il vostro sistema di coltivazione idroponica è pronto. Basterà piantare i semi delle piante che volete coltivare nei bicchierini e aspettare che crescano. Avrete così un perfetto orto casalingo con coltura idroponica.
In teoria tutte le piante sono adatte alla coltura idroponica, tuttavia alcune lo sono in particolare. Pensiamo per esempio alle orchidee, alle piante da giardino a foglia verde come il ficus o la dracena, e ancora alle piante aromatiche, che crescono molto bene se coltivate con questo sistema.
Per non parlare di ortaggi e verdure varie che, coltivati nel modo giusto somministrando i nutrienti più indicati, non hanno problemi a crescere rigogliosi durante tutto l’anno.
Vale in particolare per alcuni ortaggi:
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