Un ufficiale della Capitaneria di Porto di 40 anni è morto ieri a Punta Pellaro, nel comune di Reggio Calabria, mentre praticava kitesurf in mare.
Colto da un malore mentre faceva kitesurf, disciplina sportiva che si pratica in acqua facendosi trainare su una tavola da un aquilone mosso dal vento. È morto così un ufficiale della Capitaneria di Porto di 40 anni nella giornata di ieri a Punta Pellaro, nel comune di Reggio Calabria.
Il 40enne è stato visto accasciato sulla sua tavola da un altro sportivo che si trovava in mare. Immediatamente è stato lanciato l’allarme e sul posto sono arrivati i soccorsi che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’ufficiale. Secondo i primi accertamenti sarebbe stato stroncato da un malore, la cui natura è ancora da accertare.
Antonio Spedicato, 40enne capitano di corvetta della Capitaneria di Porto, è morto tragicamente nella giornata di ieri, domenica 22 ottobre, a Punta Pellaro, località nel comune di Reggio Calabria molto nota tra gli appassionati di windsurf e kitesurf.
Il 40enne si era recato presso la località del reggino proprio per trascorrere una giornata di sport praticando kitesurf, come faceva ormai da anni. Durante la giornata, però, improvvisamente, Spedicato si è accasciato sulla sua tavola ed è stato notato da un altro sportivo. Quest’ultimo, come scrivono alcune testate locali e la redazione di Fanpage, vedendo l’uomo riverso con la testa in acqua, si è avvicinato ed ha poi lanciato l’allarme chiedendo l’intervento dei soccorsi.
Sul luogo della tragedia, in pochi minuti, si è precipitato lo staff medico del 118 che ha provato a rianimare il 40enne, ma ogni sforzo non ha dato l’esito sperato. Alla fine non è rimasto altro che dichiararne la morte. Dai primi riscontri, l’ufficiale della Capitaneria di Porto sarebbe stato stroncato da un malore mentre praticava kitesurf, ma non è ancora stata stabilita la natura.
Dopo la tragedia, sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio per la famiglia dell’ufficiale pubblicati anche sui social network. Tra questi anche quello della Guardia costiera che, attraverso un post condiviso sulla pagina Facebook, hanno voluto esprimere vicinanza ai parenti e agli amici di Spedicato che prestava servizio presso la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria.
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