L’agricoltura si trova ad essere messa in pericolo, i terreni stanno perdendo progressivamente fertilità, ecco quindi le direttive poste in essere dall’Europa.
L’agricoltura è uno di quei settori particolarmente importanti per quanto riguarda la nostra produttività perché è dalla natura che ricaviamo numerosi frutti senza i quali non potremmo condurre un’alimentazione ricca. Del resto se la nostra dieta mediterranea è rispettata ovunque è proprio per la sua varietà. Ma tutto questo potrebbe finire.
Sembrerà strano, ma la tanto acclamata biodiversità è messa in pericolo proprio in questi ultimi a causa di un terreno sempre meno fertile. Cosa c’è da aspettarsi? Sicuramente anni di duro lavoro per tentare di porre un freno a questa piaga. E pure l’Unione Europea si è adoperata in tal senso, scopriamo quindi come.
Dato che il suolo sta subendo una lenta ma costante erosione del suolo, tanto da mettere in pericolo la produzione nei prossimi anni, la Commissione Europea è intervenuta con la nuova Pac 2023-207. L’obiettivo? Evitare la perdita irreversibile di una parte della sua biodiversità agricola. Lo scopo di tale intervento è di sostenere le aziende agricole di piccole dimensioni per evitare che vadano in affanno ma al contempo lasciare ad ogni Stato membro la possibilità di specificare gli interventi necessari da porre in essere, tenendo conto delle differenti condizioni climatiche.
Nello specifico, il provvedimento consiste nel rispettare alcune regole ed ottenere dei pagamenti su interventi mirati allo sviluppo rurale imperniati sulla programmazione strategica. Ogni anno lo Stato – che avrà previamente valutato gli interventi ritenuti maggiormente idonei – dovrà fare un resoconto dei progressi compiuti grazie a queste somme elargite. Nello specifico ogni Stato membro dell’Unione Europea mette a punto un piano strategico della PAC, ogni piano dovrà precisamente mostrare anche come si intendono impiegare i finanziamenti della PAC.
Successivamente occorre la valutazione della Commissione il quale andrà a valutare se questi obiettivi siano conformi a quelli previsti a livello dell’UE. Lo Stato periodicamente dovrà fornire alle Commissione relazioni sull’efficacia ed illustrare i progressi eseguiti. Tutti i piani sono comunque monitorati e osservati per garantire trasparenza.
Negli ultimi interventi legislativi promossi dalla Comunità Europea si intravede altresì come i cover crop – ossia le colture coperte – siano delle valide soluzioni per fronteggiare i terreni sempre piu’ aridi. Questa tecnica infatti può proteggere il suolo, assumendo quindi un ruolo strategico per quanto concerne le politiche di conservazione.
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