Appassionati di libri, è in arrivo una straordinaria novità che rivoluzionerà il vostro concetto di lettura: d’ora in poi, sarà possibile leggere gratis salvando l’ambiente
Esiste un modo per avere dei libri gratis e, in più, salvare l’ambiente. Quale miglior iniziativa può esserci per un accanito lettore? D’ora in poi sarà possibile e la novità non riguarda la tecnologia. Coinvolge tutti gli amanti della tradizione: coloro che sono appassionati della carta, delle librerie e dell’odore di un libro.
In un’ottica di economica circolare con unico obiettivo il benessere del pianeta, sono stati i lettori stessi ad inventare un metodo rivoluzionario che è ecologico, economico e può coinvolgere chiunque, grandi e piccoli. Già diffuso in tutto il mondo, è appena arrivato anche in Italia.
Libri gratis salvando e rispettando l’ambiente: ecco come
Il sistema che rivoluzionerà per sempre il mondo dei lettori si chiama booksharing, nel mondo conosciuto come book-swapping. Si tratta di uno scambio di libri ed è un’operazione sempre più diffusa tra gli appassionati della lettura. In questo modo è possibile mettere in circolazione dei volumi evitando che vengano buttati via. E, inoltre, chi non ha la possibilità di spendere dei soldi per fare shopping in libreria può prendere le prossime letture da altri che aderiscono alla stessa pratica. E’ una rivoluzione tanto dal punto di vista ambientale quando economico.
Leggi anche: Come avere casa più calda: occhio al trucco del tappeto
Lo scambio dei libri tra privati avviene a costo zero. Permette a chi possiede troppi libri in casa e vuole fare spazio per nuovi volumi da leggere o perché non ha più interesse nel tenerli, di darli a chi ancora non li ha letti, invece di buttarli. Con questo scambio si ha anche la certezza che i libri finiscano nelle mani di persone realmente interessati a leggerli, e non regalati a chi non se ne farà nulla.
Il booksharing, dunque, è un’ottima soluzione per non spendere nell’acquisto di libri da leggere, per far spazio in casa sostituendo i libri sugli scaffali con volumi non ancora letti ed evitare che la carta impiegata per produrli vada sprecata. E’ un’occasione per portare rispetto al pianeta, perché non si utilizza carta vergine per produrre libri nuovi.
Leggi anche: Ecco un’alternativa green ai dannosi e pericolosi cotton-fioc
Il booksharing è diverso dal bookcrossing: quest’ultima pratica consiste nel lasciare in alcuni punti della città (e del mondo) libri che non si vuole più tenere in casa. Si lasciano a disposizione di tutti in “casette” dedicate, disseminate tra quartieri, bar, parchi, biblioteche, luoghi cittadini o rurali. Sono librerie rustiche o scaffalature protette dove le persone possono portare volumi a scelta e penderne altri già presenti. Ne porti uno, ne lasci uno.