Si riesce a pensare ad un mondo senza automobile? Eppure la maggior parte della storia dell’uomo si spostava con soluzioni alternative. Quali erano le più in uso.
L’invenzione è soprattutto la diffusione dell’automobile è stato un passaggio per l’umanità talmente importante da cancellare parzialmente la memoria del modo in cui ci si muoveva prima che essa invadesse le strade. Ad oggi si calcola su stima mondiale che si possiede un automobile ogni 7 persone. Il che, se si tiene conto che numerose popolazioni tribali non hanno assolutamente accesso a questo mezzo di spostamento, sposta verso l’alto la statistica per le società sviluppate o in via di sviluppo.
Negli Stati Uniti si ha una media di una vettura ogni 3,1 abitanti. In Europa una ogni 1,6. L’Italia è tra i paesi con maggior numero di automobili pro capite, con la media di 1,5 per persona. Eppure fino a poco più di un secolo fa l’automobile non esisteva né sulle strade né nella mente delle persone. Non si deve dimenticare che il trasporto su strada con carburante, è uno dei principali responsabili di polveri sottili e inquinamento da anidride carbonica. Per questo motivo la comunità Europea ha messo a punto una direttiva allo scopo di eliminare tutte le vetture alimentate a diesel o benzina entro il 2035.
Se si vuole ricorrere all’etimologia della parola automobile, ci si può arrivare anche intuitivamente. Auto – mobile. Dunque un veicolo che si muove da solo. I primi tentativi rudimentali di costruzione del veicolo sono stati fatti alla fine del Settecento, grazie alla macchina a vapore. A seguire, specialmente nell’Ottocento, gli esperimenti utilizzavano combustibili differenti quali gas, elettricità per migliorare le prestazioni dei veicoli.
Ma fu l’invenzione del motore a scoppio a cambiare la storia dei trasporti. Era il 1885 e Karl Benz, ingegnere tedesco, brevettò un veicolo con motore a due tempi. Esso poteva raggiungere i 16 km orari. E da lì, da un punto di vista ingegneristico, il resto è stata una strada in discesa. Diverso è il discorso della diffusione dell’automobile al livello massificato. In questo ha giocato un ruolo importante ed l’imprenditore Henry Ford, che all’inizio del Novecento ebbe l’idea di ampliare il mercato delle automobili, trovando il modo per abbattere i costi e renderle accessibili a buona parte delle persone.
Il veicolo a motore ha avuto tanto successo perché consentiva di spostarsi in tempi più rapidi, e senza alcun tipo di fatica da parte di uomini o di animali. In precedenza ovviamente il modo più semplice per spostarsi era la bicicletta. La cui diffusione toccò e limiti massimi nella prima metà del Novecento, per decadere completamente quando la l’automobile iniziò a diventare un bene massificato. In seguito, la bicicletta è stata ripresa per motivi sportivi o ambientalisti. Se si vuole dare uno sguardo ancora più indietro, si può ricorrere al calesse trainato dai cavalli.
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