Il pungitopo è una pianta arbustiva nota soprattutto per il suo uso ornamentale, scopriamo insieme come coltivare il pungitopo a casa.
Il pungitopo, noto anche coi nomi di asparago bastardo, rusco, piccasorci o spruneggio, è una pianta che deriva il suo nome dall’antico uso che ne facevano i contadini: esso veniva infatti posto alla base di alberi e piante, nella speranza che le sue foglie appuntite facessero desistere i roditori dall’attaccare le coltivazioni. Nel corso del tempo questa pianta ha conservato un valore soprattutto simbolico e ornamentale, ma non mancano anche usi in cucina o in ambito filoterapico.
A causa della raccolta indiscriminata che ha subito, però, è stato inserito nella lista delle piante a rischio e con il DPR 357/97 ne è stato vietato il raccolto in numerose regioni italiane. Fortuna che il pungitopo può essere coltivato anche a casa, sia in vaso che in giardino! Questa pianta è molto apprezzata per le sue bacche rosse e per le foglie dalla forma allungata e appuntita: viene infatti usato come ornamento nel periodo natalizio, durante il quale è d’uso comune anche regalarne dei rametti.
In un certo senso il pungitopo è simile all’agrifoglio, anch’esso dotato delle tipiche bacche rosse e usato come ornamento durante il periodo di Natale. Eppure si tratta di due piante ben diverse: l’agrifoglio, infatti, può raggiungere altezze di anche 10 metri, mentre il pungitopo “si ferma” a cespugli di massimo 80 centimetri. Preferisce crescere in zone ombrose e umide, resiste bene al freddo e si adatta a tutti i tipi di terreno.
Nello specifico predilige terreni con pH neutro o leggermente alcalino, umidi ma ben drenati. Se coltivato in vaso, va annaffiato regolarmente, senza eccedere con l’acqua, se cresce in terra, invece, basterà la pioggia a farlo crescere (solo in caso di estati particolarmente calde e asciutte sarà necessario innaffiarlo). Durante il periodo primaverile può essere concimato con un fertilizzante in forma liquida contenente azoto, potassio e fosforo.
Il pungitopo è una pianta resistente che non ha bisogno di troppe attenzioni, in alcuni casi, però, potrebbe essere attaccato da funghi o parassiti. Tra questi lo oidio, contro cui si potrà intervenire nebulizzando sulle foglie una soluzione di acqua e aceto di mele.
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