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Come coltivare gli asparagi? Questi ortaggi sono davvero ricchi di proprietà naturali e possono essere facilmente coltivati in un appezzamento di terreno, magari nell’orticello che abbiamo dietro casa. Tra l’altro si prestano alla preparazione di moltissime ricette, per cui non dovrebbero mai mancare in cucina. La coltivazione degli asparagi è molto facile, anche perché in linea di massima qualsiasi tipo di terreno andrebbe bene, anche quelli rocciosi possono essere utili per coltivare questi ortaggi. L’importante è il terreno abbia il giusto drenaggio che sia concimato con sostanze ricche di fosforo e di potassio.
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La semina e l’impianto delle radici
Gli asparagi si possono piantare direttamente utilizzando le radici oppure si può procedere alla loro semina. L’impianto si effettua in autunno o all’inizio della primavera. Le piantine si interrano ben coperte a circa 20-30 centimetri. Bisogna assicurarsi che le radici siano di colore bianco e che siano sane. Per la semina, invece, si deve predisporre un semenzaio. Il periodo migliore per farlo è quello che corrisponde all’inizio della primavera. I semi si mettono in file distanti 30 centimetri l’una dall’altra e alla profondità di un centimetro. Dopo 30 giorni si effettua un diradamento, mantenendo sulla fila una piantina ogni 10 centimetri circa. Per fare in modo che i semi germoglino più velocemente, possiamo lasciarli immersi nell’acqua per una notte. Dai semi si ricavano le radici (chiamate in gergo zampe), per poi piantarle nell’arco dell’anno successivo alla semina.
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L’irrigazione
Gli asparagi sono degli ortaggi poco esigenti in fatto di acqua. Tuttavia è bene intervenire soprattutto in corrispondenza di lunghi periodi di siccità. In queste condizioni può essere utile innaffiare, soprattutto quando le piantine sono ai loro primi anni di vita.
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La potatura
E’ bene procedere di tanto in tanto alla potatura dei rami invecchiati. L’operazione si può eseguire con una cesoia ben affilata, capace di praticare tagli netti. E’ indispensabile che il taglio sia netto, per favorire la cicatrizzazione. Contemporaneamente alla potatura, è bene prestare attenzione alle erbe infestanti, che vanno rimosse periodicamente. Anche l’erba comune deve essere sfalciata di tanto in tanto.
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Il trapianto
Il trapianto si esegue soprattutto tra novembre e marzo. Vengono utilizzate le zampe che abbiano uno o due anni di vita, quelle più longeve, che possano attecchire meglio. Per effettuare questa operazione si scavano solchi larghi 40-60 centimetri e profondi dai 20 ai 30 centimetri. Si possono effettuare anche dei trapianti più superficiali, che si prestano ad una maggiore precocità. Tuttavia gli asparagi in questo modo avranno minore spessore. L’unica eccezione che si dovrebbe osservare per evitare le maggiori profondità è quella rappresentata dai suoli freddi o che non sono adeguatamente drenati.
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La raccolta
Il raccolto degli asparagi si protrae per 2 o 3 mesi all’anno, tra la fine dell’inverno e la primavera. Vanno tagliati all’altezza del suolo, nel momento in cui presentano un diametro adeguato, pari solitamente a 3-4 millimetri.
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