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Come coltivare i carciofi nell’orto? Il carciofo è un ortaggio dalle varie proprietà nutritive e terapeutiche, di cui esistono anche delle piante che crescono in maniera spontanea. Tuttavia ci sono delle apposite specie coltivate direttamente dall’uomo, che si differenziano per la forma e per la grandezza. Con questi ortaggi si possono preparare numerose ricette, che si rivelano gustose e piacciono a grandi e piccini. Specialmente se viviamo in un ambiente in cui il clima è mite, non dovremmo privarci della possibilità di coltivare i carciofi nel nostro orto dietro casa. Ecco alcuni consigli che potrebbero risultare utili.
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Il clima
Le piante di carciofo, per crescere correttamente, hanno bisogno di un clima mite, che sia abbastanza piovoso e che abbia delle temperature che non vadano al di sotto degli 0 gradi. E’ bene anche che, a livello di temperatura, non si salga troppo, superando i 25 gradi. In generale si può dire che il clima mediterraneo è davvero essenziale per lo sviluppo della pianta di carciofo.
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Il terreno
Le piante di carciofo richiedono un terreno drenato, che sia opportunamente vangato alcuni mesi prima della semina. Il terreno deve essere vangato ad una profondità di circa 30 centimetri e poi deve essere opportunamente fertilizzato. Molto importante è in questo senso la distribuzione del letame, concime organico, la cui quantità dovrebbe corrispondere a circa 2 kg per metro quadrato di terreno.
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L’impianto
I carciofi possono essere impiantati anche attraverso i semi. Ma questo tipo di intervento non è affatto ideale, perché è soggetto ad una riuscita piuttosto difficile. Meglio, invece, interrare le gemme, che troviamo alla base del fusto e che vanno raccolte, per essere piantate, con alcune radici. E’ possibile interrare anche gli ovuli, che non sono altro che le gemme disseccate. Sia le gemme che gli ovuli vanno piantati a 20 centimetri circa sotto terra e devono essere distanziati gli uni dagli altri di circa 70 centimetri. Il periodo migliore per effettuare queste operazioni è quello della fine dell’autunno. Se il clima è piuttosto rigido, meglio aspettare la primavera.
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L’innaffiatura
Si deve avere cura, innaffiando le piante di carciofo, di non creare dei ristagni idrici, che potrebbero far marcire le radici. Meglio innaffiare soltanto quando il terreno risulta sostanzialmente asciutto.
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La concimazione
Dopo il primo anno si interviene con l’apporto di concime organico naturale, che deve essere sistemato agli inizi della stagione invernale. Allo stesso tempo si provvede alla pacciamatura, proteggendo il terreno con paglia, foglie, fieno, in modo che rimanga umido e possa essere limitata la crescita delle piante infestanti.
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La raccolta
La raccolta dei carciofi va per tutto il periodo che è compreso fra ottobre e i mesi di maggio e di giugno successivi. Si può fare una raccolta a mano, ma ne esiste anche una meccanica, anche se quest’ultima non è consigliata perché potrebbe intaccare la qualità degli ortaggi raccolti.
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