Vi piacerebbe poter ammirare un bel girasole in vaso sul vostro balcone e state cercando dei consigli sulla semina e su come far crescere al meglio questo splendido fiore annuale? Seguiteci e scoprirete come riuscire nel vostro proposito di coltivare girasoli giganti e nani in vaso!
Far crescere una pianta di girasole in vaso è possibile, ma dovete tenere presente che la condizione ideale per la coltivazione dei girasoli sarebbe direttamente nella terra, ad esempio in un giardino battuto sempre dal sole. Tuttavia, anche la pianta di girasole può crescere e prosperare per la gioia dei nostri occhi, a patto di seguire alcuni importanti accorgimenti. Di seguito spieghiamo infatti tanti trucchi sulla coltivazione e sulla cura del girasole, partendo dal principio, ossia dalla semina. Le informazioni che vi diamo valgono sia se avete deciso di piantare girasoli giganti, sia se avete deciso di piantare semi di girasole nano. Ovviamente le due diverse tipologie di piante di girasoli avranno bisogno di cure differenti nella coltivazione e nell’annaffiatura. Spiegheremo tutto nelle pagine sotto, che vi consigliamo di leggere attentamente prima di cimentarvi nella coltivazione dei girasoli.
Dal momento che bisogna seguire metodi particolari per ottenere la perfetta fioritura di queste piante anche nei vasi, vediamo nel dettaglio come piantare e curare i girasoli al meglio per avere piante sane e belle anche sul nostro terrazzo o balcone. Andiamo allora alla scoperta del mondo dei girasoli in vaso, con la nostra guida approfondita che vi svelerà come coltivare girasoli belli e perfetti per dare un tocco di colore e portare allegria nelle vostre case.
Iniziano la nostra guida sulla coltivazione dei girasoli dal principio, ossia dalla semina del girasole in vaso. Come vi spiegheremo in questa scheda, piantare girasoli, ossia far germogliare i semi di girasole non è difficile. Basta seguire alcuni semplici accorgimenti per poter dare alla pianta tutto quello di cui ha bisogno per nascere, crescere e prosperare. Solo così potrete avere sul vostro balcone un bel fiore di girasole colorato e sano e che raggiunga la giusta altezza una volta cresciuto.
Per la cura del girasole perfetta prima di tutto si parte dal vaso che deve essere molto grande e profondo. Il diametro del vaso dipende dal tipo di pianta che avete intenzione di mettere a dimora. Se avete semi di girasoli giganti dovete tenere presente che diventano molto, molto, ma davvero molto alti. Infatti ci sono alcune varietà che possono arrivare dai due metri fino ai quattro metri di altezza. Vi consigliamo di piantare questo tipo di semi di girasole solo se avete un terrazzo molto ampio e soleggiato per tutto il giorno. Potete ottenere buoni risultati usando vasi del diametro di almeno 50 centimetri.
Altrimenti, se avete un balcone o un davanzale profondo potete eseguire una semina di piante di girasole nano in vaso. Alcune varietà di girasole nano, infatti, arrivano al massimo all’altezza di 150 cm, e vi regaleranno bellissimi fiori gialli perfetti per essere coltivati anche sul balcone di casa. In questo caso potete usare vasi anche solo di 20 centimetri circa. Fatevi consigliare dal vostro vivaista di fiducia per non rischiare di sbagliare.
Il periodo ideale per la semina dei girasoli è quello della primavera, dalla fine di marzo agli inizi di maggio, quando la temperatura è sopra i 15 gradi.
Come avviene la semina dei girasoli in vaso? Prima di tutto va preparato il vaso. Sul fondo dovete mettere uno strato di palline di argilla espansa, per favorire il drenaggio. Queste palline poi vanno ricoperte con il terriccio vero e proprio, fino ad arrivare a circa 3 centimetri dal bordo del vaso. Nella terra messa nel vaso si fa una piccola buchetta profonda non più di 3-4 centimetri e si mette un seme di girasole. In caso di vasi molto grandi potete mettere i semi di girasole distanti tra di loro tra i 30 e i 60 cm. Coprite accuratamente il seme di girasole piantato con del terriccio e inumidite la terra. I primi germogli di girasole, quelli appena nati, dovrebbero spuntare nel giro di una settimana dalla messa a dimora dei semi.
Il PH del terriccio usato nella coltivazione del girasole è molto importante poiché i girasoli preferiscono un terriccio acido (sono piante cosiddette acidofile) con un PH compreso fra 6 e 7,5. Potete eventualmente arricchire il terreno con un compost acido, se il PH è inferiore a 6. Come abbiamo già accennato in precedenza, per avere delle piante sane e vigorose è fondamentale che i fiori di girasole rimangano in pieno sole. Quindi, per la coltivazione, va privilegiata un’area piuttosto aperta, terrazzo o balcone sono perfetti per lo scopo. Allo stesso tempo, però, dovete tenere presente che le piante di girasole temono il vento. Dunque dovete anche provvedere correttamente nel trovare un punto della vostra terrazza o del vostro balcone che sia ben protetto dal vento. Per esempio potete posizionare il vaso con i girasoli lungo il bordo di una staccionata.
Passiamo poi alla concimazione della pianta del girasole in vaso. Tenete presente che il terreno deve essere ricco di sostanze nutritive, oltre a essere ben drenato. Scegliete un terriccio non argilloso, ricco di letame oppure – in alternativa – potete usare dei fertilizzanti organici per aiutare la crescita dei girasoli. Preparate la quantità indicata sulle indicazioni del concime che avete scelto. L’importante è che sia un concime liquido con tanto azoto e potassio con microelementi. Mettete poi il concime sopra la zona di semina e provvedete ad innaffiare accuratamente, ma senza esagerare, perché il terreno deve soltanto rimanere umido.
I girasoli non hanno bisogno di cure particolari, ma possono essere attaccati da malattie e parassiti. Come ad esempio la ruggine, che attacca le foglie ingiallendole, e la muffa grigia. Quest’ultima è visibile, in genere, su tutta la pianta, anche sugli steli, e può portare alla morte prematura del girasole. Anche le malattie fungine possono fare male al girasole. Se volete scegliere metodi naturali per combatterle potete spruzzare sulle piante dei macerati di aglio, degli estratti di equiseto, delle miscele di sapone di Marsiglia oppure a base di bicarbonato di sodio; tutti rimedi di una volta che sono utili per la cura del nostro fiore solare.
Come accade per quelli che sono coltivati in piena terra, anche i girasoli in vaso amano l’umidità del terreno. La pianta dei girasoli in vaso richiede irrigazioni regolari, quindi dovrete stare attenti ad innaffiare i girasoli ogni volta che il terreno si asciuga. Ma attenzione a non esagerare e soprattutto non bagnate le foglie e non lasciate mai acqua nel sottovaso in quanto la pianta del girasole non tollera i ristagni idrici.
Il pericolo è quello di far marcire tutto, occorre quindi prestare molta attenzione. È essenziale ricordare di mantenere il terreno umido ma di non affogarlo, e man mano che la pianta si sviluppa, potete aiutarla a proteggersi dal vento con un sostegno adeguato. Potete usare, ad esempio, un bastone di legno o di plastica conficcato direttamente in terra. A questo bastone potete legare la pianta di girasole via via che cresce.
Se avete seminato la vostra pianta seguendo le accortezze indicate in questa guida, non avrete necessità di trapiantare il girasole. Se invece avete comprato il girasole e volete travasarlo in nuovi vasi più grandi procedete in questo modo. Prendete un vaso molto capiente di almeno 50 centimetri di diametro (potete usare un vaso leggermente più piccolo se avete per le mani un esemplare di girasole nano).
Mettete sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa e riempite metà vaso di terriccio ricco di nutrienti e a PH leggermente acido. Prendete con delicatezza la pianta di girasole dal vaso in cui di trova e adagiatela sul terreno nel vaso appena preparato. Ricoprite con cura la pianta di altro terriccio e innaffiate la terra senza bagnare direttamente la pianta. Seguite tutte le indicazioni che trovate nei capitoli precedenti di questa guida. Se volete invece trapiantare la pianta di girasole nel vostro orto o giardino assicuratevi che la terra sia adeguata e state attenti nel metterla a dimora in un luogo soleggiato e riparato dal vento.
La pianta di girasole è annuale, in autunno deperisce naturalmente e muore, donando semi nuovi da mettere a dimora durante la successiva primavera. Dunque non richiede potatura particolare. Mano a mano che cresce è sufficiente una pulizia dalle foglie secche o dai rami spezzati. Se si vuole favorire la fioritura dei nuovi fiori basta eliminare i fiori già appassiti. Usate sempre attrezzature ben pulite per evitare infezioni. Le specie perenni, invece, devono essere estirpate e riposizionate in un terreno nuovo e ricco di nutrimento per garantire nuovi fiori.
Per quanto riguarda la raccolta dei semi di girasole, vediamo come si raccolgono e come si conservano per l’anno successivo. Il momento giusto per raccogliere i semi è quando vedete il fiore di girasole diventare maturo e di colore giallo-bruno. È riconoscibile perché si piega verso il basso e ha perso tutti i petali. Quando è opportuno si può tagliare direttamente il fiore e far seccare completamente dentro casa, in modo da non far disperdere i semi. Si possono raccogliere i semi di girasole quando iniziano ad assumere la tipica colorazione a righe nere e bianche.
I semi di girasole hanno tante proprietà e sono usati per molte ricette. Si possono conservare al buio in un posto fresco e asciutto fino alla prossima primavera, quando si potranno seminare per avere altre piante di girasole. Oppure possono essere usati nell’alimentazione, dato che sono commestibili. Dopo averli decorticati potete usarli a merenda per uno snack sano, metterli nelle insalate oppure preparare dei gustosi pani ai semi di girasole.
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