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Come coltivare il pompelmo? Quest’albero ha dei frutti davvero irresistibili per le loro proprietà salutari, ma anche per il loro gusto inconfondibile. I pompelmi fanno molto bene, perché sono ricchi di vitamina C. Contengono diversi sali minerali, acqua, vitamine, fibre e la quantità di zuccheri non eccessiva fa in modo che possano essere indicati come frutti consigliati nelle diete. L’albero del pompelmo ha delle esigenze climatiche molto simili a quelle degli altri agrumi. Queste piante sono di origine subtropicale e per questo prediligono un clima caldo e umido. Non amano le gelate.
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Il terreno
Il terreno per la coltivazione del pompelmo deve essere sciolto e molto ben drenato. Proprio per questo è opportuno mescolare al terreno anche della sabbia e della ghiaia, in modo da evitare che ci sia dell’acqua stagnante. E’ importante anche che il terreno sia molto fertile. A questo scopo provvediamo con delle concimazioni, che vanno effettuate soprattutto in autunno e in primavera. Durante la bella stagione si può immettere dell’altro concime naturale.
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La posizione
Tenendo conto delle esigenze di questa pianta, che non sopporta le gelate e il freddo, scegliamo per essa una posizione ben soleggiata, che sia riparata dal vento. Ad esempio andrebbe molto bene un’aiuola a sud della nostra abitazione, in modo che possa beneficiare di molte ore di sole e allo stesso tempo possa avvantaggiarsi della protezione data dalle mura della casa.
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La messa a dimora
Il momento più adatto per mettere a dimora una giovane pianta di pompelmo è la primavera, nel periodo compreso tra il mese di marzo e maggio, quando il rischio di gelate è ormai passato. Bisogna predisporre le buche e attorno alla pianta si scava un piccolo fosso per trattenere l’acqua nelle prime fasi dopo la messa a dimora.
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L’irrigazione
Durante il periodo estivo, è importante controllare quando il terreno è troppo secco e di conseguenza intervenire attraverso una regolare irrigazione. Molto importante per questa pianta è anche la qualità delle acque, con le quali si procede all’innaffiatura. L’acqua non dovrebbe contenere molto cloro, boro e sodio, perché questi elementi possono accumularsi nelle foglie e in certi casi provocare anche una riduzione della qualità e della quantità dei frutti.
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La potatura
Occasionalmente si procede alla potatura, anche se questa è bene che non sia estesa. Si possono rimuovere i polloni che crescono dal rizoma e tutte quelle escrescenze che crescono oltre la forma generale dell’albero. Si può trattare spesso di lunghi rami dritti, che crescono rapidamente e che non seguono la forma della pianta. Si può procedere anche a sfrondare un po’ il fogliame, se cresce troppo fitto, in modo da promuovere la circolazione dell’aria e da favorire la disponibilità di luce.
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La raccolta
Molto importante è la raccolta dei frutti del pompelmo, soprattutto quelli del primo anno. Questi devono essere rimossi, in modo che la pianta potrà usare tutta l’energia a disposizione per badare alla salute delle radici e dei rami. In questa maniera è più probabile che negli anni seguenti produca molti frutti.
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