Vi siete mai chiesti come coltivare prezzemolo in vaso in casa? Questa erba aromatica è una delle più comuni in cucina, certamente tra quelle da non farsi mai mancare in dispensa. Il suo tocco fresco e intenso si sposa perfettamente con le verdure, e possiamo usarla per insaporire anche carni e pesce. Il clima ideale per la coltivazione del prezzemolo è quello tipicamente mediterraneo, ma quando si semina il prezzemolo? Praticamente tutto l’anno, che sia inverno o estate, autunno o primavera… In questa guida green parleremo di alcuni aspetti chiave della coltivazione del prezzemolo in vaso, andando a toccare i seguenti argomenti:
Il prezzemolo ha diverse proprietà e offre altrettanti benefici all’organismo. Ferro, calcio, fosforo, vitamine A, C e K sono soltanto alcuni degli elementi che contiene. Stimola la digestione e aiuta nel processo di depurazione attraverso il fegato, ed è anche un diuretico indicato contro ritenzione idrica e aiuta contro i reumatismi.
Il prezzemolo contiene anche flavonoidi, che hanno proprietà antiossidanti e producono effetti antisettici, antispasmodici e depurativi. Una vera miniera di benefici per il corpo, dunque, ma non senza alcune piccole controindicazioni. È sconsigliato il consumo a chi ha problemi a carico dei reni, e si raccomanda l’uso moderato in gravidanza (in elevate dosi può stimolare le contrazioni uterine).
Il prezzemolo (Petroselinum crispum) è un’erba aromatica originaria del Mediterraneo, appartiene alla famiglia delle Apiaceae ed è una delle più diffuse nella nostra cucina. Se vi state chiedendo come seminare il prezzemolo in vaso sul terrazzo, la risposta è semplicissima. Il primo passo è procurarsi delle bustine di semi, che si possono trovare facilmente al supermercato oppure nei negozi specializzati. L’operazione della semina non è affatto difficile: basta adagiare i semi sul terriccio, a distanza di circa 20 centimetri l’uno dall’altro e a una profondità di circa un centimetro. Poi si ricopre tutto con dell’altra terra, avendo cura di metterne uno strato sottile. Occorre usare un vaso di terracotta, che consente l’ossigenazione dell’ambiente in cui andrà a maturare la pianta. Il periodo migliore per seminare il prezzemolo è quello che va dalla fine dell’inverno fino all’estate, e per chi segue le fasi lunari è bene tenere a mente che si semina in luna crescente.
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Il terreno più adatto per la semina del prezzemolo è quello misto a torba, in modo da ridurre il ristagno dell’acqua. È consigliato prepararlo qualche settimana prima, con un concime apposito di tipo organico (come lo stallatico, ad esempio). Dopo aver coperto i semi deposti con del terriccio, occorrerà innaffiare leggermente. In vaso, andrà bene anche del terriccio universale.
Il clima ideale per il prezzemolo è temperato, e occorre prestare attenzione all’esposizione del vaso al sole. È bene, infatti, che questa erba aromatica non sia eccessivamente esposta alla luce solare poiché non ama il troppo caldo, così come il gelo. L’ideale è scegliere una posizione in cui ci sia una buona alternanza di luce e ombra.
La potatura del prezzemolo non ha necessità di particolari indicazioni. Se si notano rami malandati, occorre intervenire semplicemente eliminandoli. È bene effettuare questa pulizia frequentemente, così da permettere alla pianta di incrementare la propria crescita in salute: rami rovinati – oppure secchi – rallentano la crescita della pianta!
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Il prezzemolo è soggetto all’insidia di malattie e parassiti, come ogni pianta. Afidi e maggiolini sono tra i più comuni agenti che rischiano di danneggiarlo, ed è utile procedere con l’impiego di insetticidi e antiparassitari per preservarne la salute. La troppa acqua, poi, causa malattia con l’insorgenza di muffe dannose, e capita anche che un’eccessiva esposizione al sole sia causa di foglie ingiallite. Bene tagliare le sezioni colpite, perché il prezzemolo crescerà con maggior vigore e salute. Altro problema sono le lumache, disastrose per le coltivazioni. Una delle malattie più comuni è la cercospora, che provoca l’insorgenza di puntini di colore giallo sulle foglie (solitamente causata da eccessive concimazioni azotate oppure dalle frequenti innaffiature).
Per rispettare la natura e garantire una coltivazione ottimale del prezzemolo, sarebbe meglio preferire fertilizzanti naturali. La concimazione ideale è quella con il letame (o compost) maturo, da effettuare durante la preparazione del terreno in cui poi andrà coltivato. Non è affatto obbligatorio concimare, perché il prezzemolo è una pianta spontanea e solitamente, a meno che non dobbiate procedere a coltivazione particolarmente estesa, non ha bisogno di incentivi al terreno per crescere al meglio.
Quanta acqua dare al vostro prezzemolo in vaso? A differenza di un terreno esteso, nella semina in vaso occorre prestare maggiore attenzione all’irrigazione: condurla con troppa frequenza rischia di creare un ristagno di liquidi potenzialmente dannosi per la pianta. Occorre quindi trovare il giusto equilibrio, perché il prezzemolo ama l’acqua ma esagerare rischia di compromettere l’esito della semina.
Per piantare il prezzemolo occorre prestare attenzione al luogo in cui viene seminato: se si vive in una zona dal clima freddo, il periodo migliore è in inverno, mentre in caso di clima temperato è preferibile piantare il prezzemolo quando si è in autunno inoltrato. Se avete comprato le piantine di prezzemolo già pronte da trapiantare e quindi da mettere a dimora, occorre fare attenzione al rinvaso. Bisogna estrarre la pianta dal contenitore avendo cura di non rompere la terra. Si trapianta nel vaso nuovo senza coprire il punto in cui nascono le foglie stando ben attenti all’esposizione.
Che sia autunno o estate, è sempre tempo di raccolta del prezzemolo. Ogni volta che vi serve in cucina, la vostra pianta in vaso vi permette di avere subito a disposizione questa erba aromatica dai molteplici usi. Basta effettuare un taglio netto dei rametti che vi servono e il gioco è fatto. La pianta farà il suo dovere, dando vita a nuovi rametti da cui potrete nuovamente prelevare tutti quelli che vi servono per i vostri piatti. Meglio scegliere sempre quelli con le foglie più grandi, e quindi già interamente sviluppate, lasciando così al resto della pianta il tempo di maturare. Almeno una volta ogni due mesi, infine, è importante intervenire con un lavoro di sarchiatura, eliminando tutte quelle erbe infestanti che impediscono alla pianta di svilupparsi in maniera rigogliosa.
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