Come coltivare il timo? Questa erba aromatica è davvero molto utile in cucina, sia fresca che secca. Qualche fogliolina può insaporire le insalate, anche quelle estive di riso e di verdure. Essiccato, si può unire soprattutto ai brodi, alle minestre e alle zuppe, oltre che alle pizze. E’ preferibile aggiungere il timo soprattutto a fine cottura, in modo da conservarne tutto l’aroma intenso. E’ un ingrediente che, se ci abituiamo ad usarlo, può diventare veramente indispensabile nella preparazione dei nostri piatti più riusciti. Proprio per questo bisognerebbe averlo sempre a disposizione. Impariamo a coltivarlo in vaso o nel nostro orto, in modo da non restarne mai senza.
Le caratteristiche del terreno
Il terreno ideale per la coltivazione del timo è quello che unisce la terra mescolata a sabbia e ghiaia. E’ bene anche che sia un terriccio ricco di torba e di compost, in modo che sia garantito il giusto apporto di sostanze nutritive, ideali per la crescita della pianta. La sabbia e la ghiaia servono ad assicurare un adeguato drenaggio, perché la pianta di timo non ama affatto i ristagni d’acqua. Se abbiamo a disposizione un terreno calcareo, ricordiamoci che anche questo può andare bene per coltivare questa pianta aromatica.
La semina
Il timo può essere coltivato a partire dai semi, che si possono comprare in bustina nei negozi specializzati. Per questo tipo di coltivazione, bisogna preparare il semenzaio, che va messo a punto, predisponendo una cassetta riempita di terreno e che va posta in una posizione riparata. In questo contenitore vanno coltivate le piantine, fino a quando sono giovani, per poi trapiantarle nel giardino o in un vaso più grande. I semi vanno coperti con un sottile strato di terriccio e vanno immessi nella terra nel periodo compreso tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile. Poi, nel mese di agosto, quando le piantine saranno già pronte, si procede all’impianto.
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La coltivazione per talea
Il timo si può coltivare anche partendo dalle talee. Ce le possiamo procurare presso un vivaio specialmente nei mesi di marzo e di ottobre. Sono proprio queste talee che si mettono a dimora nel terreno, ad una distanza di circa 30 centimetri di spazio l’una dall’altra.
L’innaffiatura
Bisogna evitare di avere dei ristagni d’acqua, per cui è necessario innaffiare le piante di timo senza esagerazioni. Dopo la messa a dimora basta un po’ d’acqua e in seguito bisognerebbe innaffiare una volta a settimana. Il segreto per una buona innaffiatura è quello di immettere, a poco a poco, piccole dosi di acqua.
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In inverno
Il timo non ama le temperature rigide, per cui, se l’abbiamo piantato nei vasi, in inverno è meglio che essi siano trasferiti in casa e tenuti in ambienti soleggiati. Possiamo anche lasciare le piante sul balcone o in giardino, ma dobbiamo assicurarci che le temperature non siano particolarmente basse. Anche se in inverno possiamo notare dei segni di poca resistenza, non dobbiamo preoccuparci troppo, perché di solito in primavera poi il timo tende a germogliare nuovamente.