Per conoscere le proprietà curative delle piante bisogna sperimentarsi in coltivazione e cura delle piante. Per un buon lavoro è bene seguire indicazioni.
Per coltivare piante medicinali per uso personale è bene sapere anche come si coltivano, come si conservano e come farle essiccare. Un processo lungo che prevede diverse fasi di cura. E’ bene cominciare seguendo una lista di piante che proprio si ha intenzione di piantare. Secondo lo spazio a disposizione, si può scegliere di piantare in terra o in vaso, scegliere piantine o arbusti o alberi.
Piante piccole come la camomilla, la salvia, la calendula sono adatte a spazi piccoli e non richiedono particolari sforzi di cura e di mantenimento. Alcune di queste piante se non sono curate e tenute sotto controllo possono prendere più spazio diffondendosi in tutto il giardino. Quando non c’è rischio di gelate, si possono mettere in contenitori esterni piante delicate come i peperoncini e l’aloe vera.
Le piante medicinali possono essere usate per trattare disturbi comuni e di lieve entità. Per situazioni di emergenza o di altra entità è sempre bene consultare il medico di famiglia o ricorrere ad un pronto soccorso. Uno dei metodi più semplici di apprezzare i benefici di queste piante è usarle in infusi e tisane o sfruttare le proprietà per eritemi, ustioni, bruciature.
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La salvia, ad esempio, ha le foglie particolarmente vellulate e ricoperte di una sottile peluria. La sua caratteristica è quella di alleviare i sintomi della menopausa, riducendo le vampate di calore e facilitando la digestione. Il rosmarino, invece, è tipicamente identificato come “la pianta della memoria”, con particolari effetti atti a migliorare la concentrazione e la memoria cerebrale.
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L’angelica è una pianta dalle radici miracolose. Usata anche in antichità, l’angelica ha la proprietà di alleviare i dolori mestruali e facilitare la digestione. La lavanda, invece, oltre ad avere un odore eccezionale e un colore brillante, aiuta a calmare i nervi ed è utile anche per gli spasmi.
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