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Come coltivare l’anguria? Questo ortaggio, specialmente in estate, non può proprio mancare nel nostro orto. Il clima ideale per la coltivazione dell’anguria è quello temperato, che non sia eccessivamente piovoso, perché l’acqua può intervenire in maniera negativa al momento della maturazione del frutto, rovinandone la crescita. L’anguria è una specie che ama il sole e comunque può essere coltivata in ogni zona d’Italia. Al nord è meglio cimentarsi nella coltivazione di questo ortaggio soprattutto d’estate, mentre nelle altre zone va bene anche il periodo della tarda primavera. Vediamo tutte le tecniche e tutte le fasi della coltivazione dell’anguria.
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La preparazione del terreno
Per coltivare questo ortaggio, bisogna utilizzare un terreno soffice e ben drenato, concimato con delle sostanze organiche ricche soprattutto di potassio e di fosforo. E’ essenziale che il terreno sia leggero, in modo che le radici dell’anguria, che sono piuttosto delicate, riescano a farsi strada senza problemi attraverso le zolle. Prima di procedere alla semina, bisogna vangare il terreno arrivando ad una profondità di circa 35 centimetri. Contemporaneamente alla vangatura si deve provvedere alla fertilizzazione.
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La semina
Il periodo migliore per la semina dell’anguria è quello compreso tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Per seminare questo frutto, bisogna creare nel terreno delle buche di circa 5 centimetri. In ciascuna di esse si interrano 4 o 5 semi. Bisogna disporre le buche in fila, distanziandole di circa un metro ciascuna; tra le file si dovrebbe lasciare in media una distanza di circa 2 metri. Per reperire i semi da interrare, bisogna prenderli dal frutto stesso, conservandoli in un luogo fresco, dopo che sono stati lasciati ad asciugare. Anche nei vivai specializzati comunque vendono i semi già pronti in bustina. La semina si può effettuare anche in anticipo, nel mese di febbraio, utilizzando degli appositi contenitori. Per fare questo, tuttavia, è importante avere a disposizione una piccola serra o un sistema di riscaldamento, per permettere una temperatura abbastanza elevata. In media ci vogliono circa 10 o 12 giorni per la germinazione dei semi.
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L’innaffiatura
La coltura dell’anguria ha bisogno di grandi quantità d’acqua, però allo stesso tempo occorre provvedere che non ci siano ristagni di liquidi. In genere, per quanto riguarda la quantità d’acqua, ci si regola in base all’umidità del clima. Un piccolo trucco, per evitare che le angurie si danneggino: quando sono ancora in fase di maturazione, si possono sollevare dal terreno, mettendo sotto di esse della paglia o dell’erba secca.
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La raccolta
Per la maturazione dei frutti occorrono circa 3 mesi dalla semina, anche se il tempo è variabile a seconda della zona climatica e della varietà dell’anguria seminata. Una tecnica per riuscire a capire se il frutto è maturo è costituita dal percuotere l’anguria con le dita: se il suono emesso è sordo, allora il frutto può essere raccolto per gustarlo.
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