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Giardinaggio

Come coltivare l’azalea

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Come coltivare l’azalea? Sia che decidiamo di metterla in un vaso, sia che optiamo per la scelta del terreno nel giardino di casa nostra, questa pianta ornamentale è davvero molto bella. Il fiore ha un calice formato da 5 petali, di un’eleganza incredibile. Sono piante originarie di zone boscose e umide, soprattutto preferiscono le posizioni ombreggiate e provengono in maniera particolare dall’Asia, dal Nord America e dal Nord Europa. Queste piante sono adatte alla coltura in vaso e in genere perdono le foglie durante l’inverno. Preferiscono un’esposizione diffusa, che sia comunque lontana dal contatto diretto con i raggi del sole. Le foglie sono di colore verde lucente, davvero rigogliose.

La collocazione
collocazione azalea
Durante il periodo della primavera, l’azalea può stare anche all’aperto, se la teniamo in luoghi ombrosi o umidi. Nel periodo dell’autunno e dell’inverno, in corrispondenza della sua fioritura, la pianta può essere collocata dentro casa, avendo cura di tenerla lontana dalle fonti di calore. E’ importante che venga posta in ambienti in cui ci sia un buon ricambio d’aria e la temperatura ottimale di crescita va dagli 8 °C ai 16 °C.

L’innaffiatura

L’azalea richiede molta acqua, in modo che il terriccio rimanga sempre umido. Per esempio potrebbe essere utile una tecnica particolare: sistemare il vaso con l’azalea sopra uno strato di ghiaia, in modo che l’acqua possa essere trattenuta. Le foglie devono essere nebulizzate con frequenza.
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La concimazione

Anche se questa pianta non ha elevate esigenze nutritive, ogni 15 giorni sarebbe però opportuno somministrare dei concimi liquidi con l’acqua dell’innaffiatura. Per esempio all’inizio della primavera è possibile somministrare l’azoto, per favorire la ripresa delle foglie. In estate si può privilegiare il potassio, per stimolare la fioritura della pianta. Meglio sospendere le concimazioni quando le azalee vengono poste all’interno dell’abitazione.

La potatura

La potatura deve avvenire soprattutto a metà primavera, accorciando i rami che sono diventati troppo lunghi. Basta praticare un taglio obliquo sopra una gemma che si rivela sana. In alternativa si possono anche eliminare dei ciuffi di foglie, per ridare vigore alla pianta. E’ molto importante che gli attrezzi usati per tagliare siano puliti e disinfettati.
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Il rinvaso

L’azalea, dopo la fioritura, può essere rinvasata in un contenitore più grande, che sia preferibilmente di terracotta. Bisognerebbe stare attenti alla composizione del terriccio: esso dovrebbe comporsi di parti acide, che potrebbero essere mescolate anche a delle foglie di aghi di pino. Molto importante è la scelta del vaso. E’ consigliabile l’utilizzo di un materiale poroso, perché il terriccio possa respirare e quindi per evitare l’asfissia delle radici. Da tenere presente che i vasi in plastica non sono proprio ideali per la coltivazione dell’azalea, specialmente perché, se lasciati a lungo al sole, trasmettono calore al terreno. I vasi in argilla, invece, possono rappresentare una maggiore protezione per le piante.
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Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Ecoo dal 2010 al 2019, occupandosi di alimentazione sana, riciclo creativo ed ecologia.

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