Come coltivare la maggiorana

Come coltivare la maggiorana? Questa pianta erbacea aromatica è caratterizzata da foglie di colore verde chiaro. I suoi fiori caratteristici, che possono essere bianchi o rosa, sono raccolti in delle spighe. E’ una pianta originaria dell’Africa settentrionale e dell’Asia centrale. Nel suo habitat originario si può considerare una pianta perenne. Tuttavia nel clima temperato dell’Europa centrale diventa a ciclo annuale. Nell’area costiera mediterranea italiana, costituita da un clima temperato caldo, può diventare anche biennale e triennale. Vediamo come coltivarla e come prenderci cura di questa pianta attraverso una guida green.

La preparazione del letto di semina
letto semina maggiorana
Bisogna procedere a lavorare il terreno per seminare la maggiorana con largo anticipo. Molto importante non è solo la vangatura, ma anche l’operazione di fertilizzazione. Se intendiamo seminare la maggiorana in vaso, bisogna scegliere un terriccio universale per metà e per il resto torba e sabbia.

La semina
semina maggiorana
Il periodo migliore per la semina della maggiorana è quello compreso tra marzo e aprile. I semi possono essere acquistati presso negozi specializzati. Sul letto di semina devono essere distribuiti dopo che sono stati mescolati ad un pugno di sabbia, in modo che possano essere distanziati meglio. Poi vanno ricoperti con un sottile strato di terreno. E’ importante tenere conto, specialmente se facciamo la semina in un vaso, che ci vuole una temperatura adatta per la germinazione: sarebbe meglio collocare il vaso in un ambiente in cui la temperatura sia stabile, intorno ai 15 gradi. Man mano che crescono le piantine, bisogna provvedere a sfoltirle, eliminando quelle più sottili. Sul terreno vanno bene dei filari, all’interno dei quali le piante distino circa 35 centimetri; nel vaso meglio lasciare, invece, non più di 2 piante.
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L’innaffiatura
innaffiatura maggiorana
Se non ci sono lunghi periodi di siccità, non è necessario procedere con un’innaffiatura troppo frequente. Soprattutto gli interventi in questo senso dovrebbero essere effettuati durante la stagione estiva. Occorre procedere ad innaffiare, quando il terreno rimane asciutto per diversi giorni. Soprattutto è una regola da tenere in considerazione per le piantine nei vasi, perché, usufruendo di poco terriccio, le radici della maggiorana in vaso non possono espandersi per cercare il terreno più fresco. Non bisogna comunque esagerare, perché questa pianta teme i ristagni idrici. Un po’ di più si potrebbe fare soltanto dopo l’impianto, per stimolare la germinazione dei semi.

La sarchiatura
sarchiatura maggiorana
Periodicamente si può intervenire con la zappa, eliminando le erbe infestanti, senza ricorrere a diserbanti. La semplice zappettatura contribuisce ad una migliore aerazione del terreno e ad una più efficace ossigenazione delle radici. In questo modo la pianta può diventare anche più rigogliosa. Alla fine della stagione vegetativa, è opportuno proteggere le radici con una pacciamatura, che può essere fatta con il fieno o con il fogliame. I rametti possono essere recisi in qualsiasi periodo dell’anno per la raccolta oppure meglio all’inizio della fioritura.
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