Come coltivare le orchidee? Vi spieghiamo in questa guida green tutti i segreti per far fiorire una delle piante più belle in assoluto. Avere un tocco di verde in casa non è affatto da poco, perché i fiori e le piante riescono a dare allegria al nostro ambiente domestico. Ma come fare per far nascere e mantenere sani questi fiori meravigliosi? Non è affatto difficile: bastano alcuni piccoli accorgimenti, che vi faranno rendere conto di essere dotati sicuramente del cosiddetto pollice verde.
Preparando il vaso per piantare le orchidee, si devono seguire alcune semplici regole. Il vaso va pulito con acqua tiepida; riempiamo il fondo (per circa un terzo dello spazio) con ghiaia e parti di vasi rotti. Abbiamo cura di mettere sopra quest’ultimo strato del compost. Nella scelta del vaso teniamo presente anche il tipo di orchidea che vogliamo piantare. Alcune piantine hanno radici che crescono soprattutto in lunghezza, mentre altre hanno uno sviluppo radicale più casuale.
Posizioniamo delicatamente la piantina nel terriccio, diffondendone le radici sul compost. Aggiungiamo dell’altro compost, fino a ricoprire le radici, e dell’altro ancora, per arrivare al bordo del vaso. Inumidiamo il terriccio, non annaffiando troppo. Possiamo usare un vaso con dei buchi, per favorire la fuoriuscita dell’acqua in eccesso ed evitare l’annegamento della pianta.
Le orchidee amano la luce, tuttavia non è consigliato esporle direttamente ai raggi del sole. Meglio metterle in una zona rivolta verso sud o est, magari dietro una tenda, in modo che i raggi del sole possano essere filtrati. Naturalmente non dobbiamo esagerare, perché rischieremmo di cadere nell’eccesso opposto: ricordiamoci che una delle cause più frequenti della mancata fioritura delle orchidee consiste proprio nella mancanza di luce.
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Le orchidee possono andare incontro alle cosiddette fisiopatie. Si tratta di alterazioni provocate dalle temperature, dalla luce e dall’umidità, quando questi fattori non si rivelano favorevoli allo sviluppo della pianta. Essendo dei fiori originari delle zone tropicali e subtropicali, generalmente nei nostri ambienti non si rintracciano parassiti che possano attaccarle o vettori di malattie particolari.
Le fioriture delle orchidee possono persistere per varie settimane, anche due o tre volte nel corso dell’anno. Per ciò che concerne il periodo di fioritura, non c’è una regola generale che possa essere seguita. Di solito, però, la fioritura avviene soprattutto nei mesi invernali, da dicembre ad aprile.
Cosa fare dopo la fioritura delle orchidee? Alcuni consigliano di eliminare lo stelo, altri invece sono del parere che sarebbe opportuno tagliarne soltanto una parte. Secondo altri esperti, bisognerebbe lasciare che lo stelo secchi naturalmente. Nello scegliere come comportarsi, ricordiamoci che dallo stelo possono nascere dei nuovi rami e che esso stesso può rifiorire. In certi casi dallo stelo reciso si sviluppa una nuova pianta, che in seguito può essere staccata ed essere rinvasata.
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