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Come coltivare le pesche? Questi frutti sono veramente deliziosi e non possono mancare sulla nostra tavola, specialmente durante la stagione estiva. Non è difficile poter disporre nel proprio orto di un albero di pesco, per poter avere a disposizione i suoi frutti in ogni momento. Impariamo, attraverso questa guida green, come si coltivano gli alberi di pesco, ricordandoci che questi ultimi riescono ad adattarsi anche a climi molto diversi tra di loro. In generale il pesco preferirebbe i climi più caldi, ma sono importanti anche i periodi di freddo, perché la pianta possa sfruttare un momento di riposo, per poi ritornare a fiorire e a fruttificare.
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Il terreno
Il pesco è più adatto ad essere piantato nei terreni sciolti e profondi. Tuttavia, anche se il suolo è sabbioso, può fiorire bene, se il terreno viene concimato e irrigato. Teme in particolare le gelate tardive, ecco perché, nello scegliere la sistemazione più adatta per l’albero di pesco, teniamo presente che sarebbe meglio fornire ad esso un riparo, anche addossandolo contro un muro. Bisognerebbe evitare i terreni argillosi o soggetti a ristagni idrici, perché potrebbero far marcire le radici. Da scartare sono anche i terreni ricchi di calcare.
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La messa a dimora
Il pesco può essere piantato attraverso la semina o per innesto. Nel caso di un orto fai da te, sarebbe meglio rivolgersi all’acquisto di alberelli già innestati, che abbiano circa un anno e che è facile trovare in moltissimi vivai. Questi alberelli possono essere piantati a partire dal mese di ottobre, fino ad arrivare alla fine di aprile. Si deve scavare una buca profonda più di mezzo metro e larga almeno 100 centimetri. La buca va poi riempita con il terriccio ed eventualmente si può mettere del letame, che rende il terreno più fertile. Prima di mettere la pianta nella buca, potrebbe essere utile rinfrescare le radici, immergendole nel fango. Dopo aver piantato l’alberello, procediamo con l’innaffiatura abbondante.
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La potatura
In genere per il pesco sono importanti due momenti per la potatura: una si deve effettuare nel corso della stagione estiva, l’altra si mette a punto nella fase di riposo vegetativo, generalmente da febbraio fino ai primi giorni di marzo. Dopo 5 anni di vita, è possibile limitarsi ad una sola potatura annuale, che serve ad eliminare i rami secchi e rovinati e a rafforzare la pianta.
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L’irrigazione
Il pesco ha bisogno di innaffiature abbondanti e regolari. Tuttavia non bisogna esagerare, per fare in modo che non si formino i ristagni idrici, che possono essere dannosi. La concimazione deve essere fatta con cadenza annuale. Soprattutto è importante fornire delle dosi di concime a base azotata, prima della ripresa vegetativa.
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La raccolta
Il periodo di maturazione delle pesche varia a seconda del clima e del tipo di coltivazione che abbiamo scelto. Generalmente i frutti sono maturi, in modo variabile, dalla seconda metà di maggio fino alla fine del mese di settembre. E’ proprio questo il periodo in cui le pesche possono essere raccolte.
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